lunedì 29 novembre 2010

Come dare “nuova vita” ad una bottiglia di plastica

Dalla “Spagna con furore”, suggerito dalla mia amica Alessandra che lì vive, vi propongo un’idea pratica per conservare i legumi (come fagioli, lenticchie, ceci, piselli etc.), o i cereali (come riso, mais, farro, orzo etc.), senza complicarsi la vita nel cercare sacchetti ermetici o mollette speciali...in più utilizziamo ciò che avremmo buttato via.

Ecco come:
1. Si taglia il collo di una bottiglia di plastica vuota.
2. Facciamo passare il sacchetto di plastica per conservare gli alimenti, all’interno del collo di bottiglia tagliato.
3. Dopo di che si chiude con il tappo e così avremo una chiusura ermetica.

Diamo un’altra chance alle bottiglie di plastica!

giovedì 25 novembre 2010

Borse di feltro





La borsa è un accessorio che di solito alla donna non manca mai...quando la borsa è grande, è quasi una "prolunga" della casa, dove dentro ci si trova di tutto, dai fazzolettini di carta, alle salviettine umidificate, dalle scatole di antidolorifici, alla crema per le mani, dall'agendina al burro di cacao...ma nel momento in cui stiamo cercando qualcosa dentro la borsa, chissà perché non si trova mai!...e di solito sono le chiavi di casa!
Di borse ce ne sono di tutti i tipi: grandi, piccole, di pelle, di stoffa, di vimini, di plastica...e sono tutte belle nelle loro caratteristiche.

Oggi voglio farvi vedere tre borse di feltro, non molto grandi, che ho fatto a mano lo scorso inverno.
La prima è rosa fucsia, con decorazioni in lana cotta "punzecchiata" di colore viola e beige, insieme c'è anche il porta monete o porta cellulare.
La seconda è una borsetta da sera, colore nero e rosso, con decorazioni applicate di piccoli specchietti e un laccio di catenella dorata.
La terza è una borsa marrone quadrata, con decorazioni in lana cotta "punzecchiata" di vari colori, a formare dei tondi, e un laccio formato da tre fili di lana cotta intrecciati fra loro, nei colori che riprendono le decorazioni.

Sicuramente non sono borse di valore, ma hanno un valore intrinseco: l'essere fatte a mano.
C'è soddisfazione nell' avere un accessorio creato a mano, e portarlo con se dà un senso di auto-rappresentazione, è come voler in qualche modo parlare di sé stessi.

lunedì 22 novembre 2010

Calendario dell'Avvento



Sembra presto, ma in realtà se uno vuole fare un Calendario dell’Avvento, è il momento di cominciare a pensarci... Io non ho bambini, ma ho un nipotino e ormai è tradizione che la zia gli prepari il Calendario dell’Avvento.
Se ne trovano in giro già pronti, tipo librini di cartone, formati da tante finestrine con dentro i cioccolatini...ma cercare di costruirne uno è ancora più carino. Per questo, anche se siamo a novembre è il momento di darsi da fare!

L’anno scorso ne ho preparato uno molto semplice: ho foderato una scatola con della carta natalizia; poi, su un foglio, ho disegnato delle caselline con scritto i numeri da 1 a 24 e ho attaccato con la colla il foglio alla scatola; poi ho comprato 24 bustine di carta di misura medio/piccola, su ognuna di loro ho scritto con il pennarello i numeri da 1 a 24. All’interno di ogni bustina ho messo il regalino, cercando ogni volta di variare: cioccolatini, caramelle, piccoli pupazzetti tipo Gormiti (per i maschietti), oppure mollettine per capelli (per le bambine), bigliettini con storielle o filastrocche di natale, decorazioni per l’albero, calzini colorati etc. Una volta preparate tutte le bustine, le ho messe dentro la scatola mescolandole fra loro. Ogni mattina a partire dal 1° dicembre mio nipotino cercava quella giusta e faceva una crocetta sulla casellina del giorno indicato, fino ad arrivare all’ultima del 24. Il risultato è garantito: la curiosità dei bambini nel trovare ogni giorno qualcosa di nuovo e diverso, dà gioia e felicità.

Quest’anno dovrò cambiare idea: all’insegna del “riciclo”, pensavo di utilizzare i rotoli di cartone della carta igienica; li fodererò con della carta gialla a formare tipo delle caramelle, chiuse alle estremità con del nastrino rosso, non prima però di aver racchiuso all’interno i regalini; scriverò sopra ogni caramella i numeri da 1 a 24 e le metterò tutte dentro a un cestino.

Un altro suggerimento potrebbe essere quello di prendere un spago piuttosto lungo e spesso da appendere a due chiodi in casa; utilizzare poi le mollette di legno per stendere i panni numerandole da 1 a 24 e attaccare delle bustine di carta o stoffa colorata con all’interno i regalini.
Buon lavoro e buon divertimento!

domenica 21 novembre 2010

Un sole giallo, nel cielo grigio di novembre


Quando il sole, così importante per la vita e per l’umore, manca da ormai troppi giorni (perché sostituito da un cielo grigio e piovoso), bisogna cercarlo da altre parti. Un viaggio ai Caraibi o alle Maldive sarebbe molto bello ma troppo costoso...e allora, ci aiuta la cucina: una bella polenta gialla e fumante! ...anche lei scalda e ricorda il sole!
Polenta classica
Ingredienti (dosi per 4 persone)
4 hg di farina gialla
1 litro e mezzo d’acqua
1 cucchiaio di sale
Cottura 60 minuti
Preparazione
Portare l’acqua ad ebollizione, versarvi 1 cucchiaio di sale e far cadere la farina “a pioggia” mescolando sempre con la frusta.
Quando la consistenza della polenta è stemperata e omogenea, si comincia a mescolare con il mestolo di legno e si cuoce per circa un'ora. Sarà cotta quando incomincerà a staccarsi dai bordi. Se durante la cottura notiamo che è troppo soda, va aggiunta un po' d'acqua bollente. Una volta raggiunta la cottura, versare la polenta sull'apposito tagliere e servire calda.

mercoledì 17 novembre 2010

Un week-end nella campagna toscana





Qualche settimana fa siamo andati a Castel del Piano, in provincia di Grosseto, e abbiamo trascorso un piacevole week-end: siamo arrivati sulla cima del Monte Amiata dove c’è una croce di ferro (per un momento mi ha ricordato la Torre Eiffel per la struttura simile); abbiamo trascorso un pomeriggio a Montalcino, borgo molto carino...il paese è pieno di negozi che vendono vino (ovviamente); poi abbiamo visitato l’abbazia di S. Antimo (sulla strada di ritorno da Montalcino a Castel del Piano) molto suggestiva.
Mentre salivamo i tornanti per arrivare sul Monte Amiata, ho notato un sottobosco molto pulito che mi ha sorpreso positivamente, sembrava di essere dentro ad un quadro...
Notoriamente le castagne del Monte Amiata sono molto buone e noi non ce le siamo fatte mancare. Il week-end si è concluso con un pranzo in una trattoria, dove il ritmo era molto tranquillo e dove il cibo era cucinato in maniera semplice e genuina...poche pietanze, ma buone!
E’ sempre piacevole trascorrere qualche giorno in buona compagnia lontano da casa, se poi i luoghi sono così belli e tranquilli lo è ancora di più...

lunedì 15 novembre 2010

I colori dell'autunno in cucina



Siamo in autunno, i colori dell'arancio, del giallo e del marrone sono proprio attuali...perché non usarli anche in cucina? Oggi ho deciso di farvi conoscere una ricetta che ho sentito alla radio la scorsa settimana...in fretta in fretta l'ho scritta ed eccola qui:
Vellutata di zucca e castagne
Ingredienti (dosi per 6 persone):
•800 g. di zucca
•200 g. di speck tagliato a striscioline (o pancetta tagliata a dadini)
•4 cipolle
•burro q.b. (oppure olio)
•una ventina di castagne cotte (lessate)
•sale e pepe q.b.
•prezzemolo
Preparazione
Rosolate le cipolle tagliate a pezzi con il burro (o olio) in una pentola, preferibilmente di terracotta. Aggiungete la zucca tagliata a pezzi e fate rosolare ancora un pochino.
Coprite d’acqua e fate cuocere coperto fino a che la zucca e le cipolle siano tenere (1/2 ora circa). Quando le verdure saranno cotte, passatele al passaverdura oppure con il minipimer. Rimettete il passato nella pentola, aggiungete lo speck tagliato a striscioline precedentemente rosolato in una padella antiaderente senza aggiungere nulla (o la pancetta a dadini), aggiustate di sale e pepe, e fate cuocere ancora qualche minuto.
Sbucciate le castagne lessate, sbriciolatele grossolanamente e distribuitele nei piatti. Versate sopra la vellutata di zucca, spolverate un po’ di prezzemolo e servite.

Ieri l'ho cucinata: il procedimento non è particolarmente difficile, più che altro ci vuole un po' di tempo a cuocere e sbucciare le castagne, ma ne vale la pena, perché è un piatto unico proprio buono, di stagione e scalda il cuore. Buon appetito!

giovedì 11 novembre 2010

Parigi (giugno 2010)







...bello poter trascorrere 3 giorni insieme alle amiche in una città bella come Parigi...era la prima volta che la visitavo e tutto è stato una meraviglia...alcune di noi c'erano già state, ma come si dice: "Parigi è Parigi"...ogni volta vedi qualcosa di nuovo e di diverso...per me è stato tutto nuovo e diverso...Parigi è allo stesso tempo grandiosa e minuscola in ogni piccolo dettaglio. Sono sicura che 3 giorni sono pochi per visitarla, ma quanto bastano per innamorarsi e aver voglia di ritornarci...una volta non basta! E' stato il "nostro" momento per ritrovarsi, con tanta voglia ancora di condividere emozioni e divertirci...
Ho potuto ammirare la bellezza dell'arte gotica di Notre-Dame, emozionarmi davanti alle opere del Museo Orsay, ammirare le piramidi di cristallo del Louvre, rimanere a bocca aperta guardando le vetrate della Sainte Chapelle, sbalordirmi davanti a tanta altezza della Tour Eiffel, bellissima anche con le nuvole...e poi i Lungo Senna con i parigini facendo pic-nic...bellissimi anche i giardini di Parigi...e i balconi pieni di fiori e piante...belli anche gli artisti di strada...
Veramente un bel fine settimana! sia dal punto di vista turistico che emozionale

la festa dei 40 anni (5 luglio 2009)











Per sdrammatizzare il fatto di essere arrivate ai 40, abbiamo deciso di festeggiare tutte insieme il compleanno, ci è sembrata una cosa simpatica e divertente...e infatti lo è stata. Abbiamo affittato un posto all'aperto, e abbiamo invitato tutti i nostri amici. Sono stati belli anche tutti i preparativi...2 giorni a preparare cibo, torte etc. Abbiamo avuto anche il deejay che ha rallegrato la serata con musica anni '80 e non solo. E siccome noi siamo "bimbe" dentro, ci è sembrato simpatico ringraziare tutti gli amici con uno spettacolino: abbiamo ri-scritto la canzone "Tanti Auguri" di Raffaella Carrà, adattandola alle nostre esperienze/esigenze, e su questo stile (sia di abbigliamento che di capelli...notare le parrucche bionde), ci siamo cimentate in un balletto+coro. Il risultato devo dire che è stato "spettacolare" appunto, tenendo conto soprattutto che praticamente avevamo fatto una prova 2 sere prima improvvisando al massimo. Ci siamo davvero divertite a giocare e prenderci in giro...
C'è un detto che dice: "La vita comincia a 40 anni"...per noi è iniziata alla grande!

Dublino (giugno 2009)




L'anno scorso, nel 2009, io insieme a un bel gruppetto di amiche abbiamo compiuto 40 anni. Chi a gennaio, chi a febbraio, chi ad aprile, chi a giugno e chi ad ottobre. I nostri fidanzati/mariti, hanno deciso per l'occasione di farci un bel regalo: un viaggio all'estero tutto per noi!...e così una sera a cena, con una bella sorpresa, ci hanno consegnato i biglietti dell'aereo: destinazione Dublino. Il regalo è stato molto apprezzato, e sinceramente è stato molto bello da parte loro lasciarci andare sole, per farci stare un po' insieme...come quando eravamo più giovani (e senza figli alcune). Un regalo molto altruista...o forse si volevano sbarazzare di noi per qualche giorno?!...
Comunque Dublino ci è piaciuta molto, e il viaggio ci ha fatto bene...abbiamo fatto lunghe chiacchierate e ci siamo divertite!
E' bello avere accanto a noi dei compagni che sanno che la nostra amicizia è molto importante! ...non potevamo ricevere regalo più bello! Grazie!

un po' di aggiornamenti

è da tantissimo tempo che non scrivo qui...mi ero quasi dimenticata di avere un blog...in effetti, con l'avvento di facebook, ho un po' abbandonato...però un po' mi dispiace, quindi ho deciso di fare un po' di aggiornamenti dall'ultima volta...e di tempo ne è passato...avevo 39 anni e ora ne ho 41...
metterò un po' di foto e qualche descrizione...
ciao a tutti e alla prossima,
Monica