venerdì 15 luglio 2011

L’importanza delle piccole cose

In questi giorni, alcuni avvenimenti di vario tipo, mi hanno coinvolto molto emotivamente, risvegliando in me ricordi ed emozioni messi da parte, in un angolino del cuore e della testa.

Alcuni sono avvenimenti che mi sono piombati addosso come un fiume in piena, per i quali faccio ancora fatica credere, altri non mi coinvolgono in prima persona, ma li ho vissuti in passato e quindi posso immaginare cosa si prova, altri ancora riguardano la forza e la pazienza nell’affrontare la vita, dopo varie vicissitudini legate alla salute.

Tutte queste cose insieme, nello stesso periodo, sono molto faticose da affrontare sia psicologicamente che fisicamente, soprattutto per chi le vive in prima persona, ma anche per le persone vicine, unite da legami di parentela o di amicizia.

A volte mi chiedo: ma dove si trova la forza per andare avanti? ... e invece, come per magia, da qualche parte questa forza spunta fuori, impetuosa e piena di energia, proprio quando sembra di non averne più...
Sembrerà strano, ma io credo che la forza si trova anche nella quotidianità, in questa “vita normale” fatta di piccole cose, che però alla fine ci dà tanto.

Perché poi, che cos’è in fondo la felicità?...sono più che certa, ormai da molto tempo, che la felicità assoluta non esiste, ma esistono tanti piccoli momenti di felicità...ecco, questi piccoli momenti, sono quelli su cui contare quando tutto sembra perduto o quando la pazienza e il coraggio vengono a mancare, perché travolti dalle cose brutte della vita.

D’altra parte, nessuno ci ha detto che la vita fosse facile...forse le cose belle e semplici si apprezzano proprio dopo aver vissuto le cose brutte e complicate...ma spesso ce ne dimentichiamo...ed è giusto così...la routine e il tran tran, ci fanno correre, andare avanti, fare le cose di fretta...e finché tutto procede per il verso giusto, può anche andar bene, ma non appena un ostacolo si mette davanti al nostro cammino, allora ci soffermiamo e riflettiamo sul senso della vita...

La quotidianità è anche osservare il panorama sulla strada che percorro tutti i giorni da casa al lavoro...a volte sono immersa nei miei pensieri e non faccio caso a ciò che vedo, a volte invece scopro quant’è bella la natura, tanto da fermarmi e scattare una foto, sicuramente pessima dal punto di vista tecnico, ma che dice molto (almeno per me), dal punto di vista delle emozioni; questa “normalità” non è poi così malvagia, penso fra me e me.

Ecco, queste emozioni, questa bellezza, prima di andare al lavoro, mi fanno affrontare meglio la giornata...non fa parte anche questo di quei piccoli momenti di felicità, che fanno pensare che vale la pena vivere, nonostante tutto?...che dite, sono troppo romantica? ... esagero? ... forse, ma penso che mi devo confortare con tutto ciò, pur sapendo quanto sia difficile a volte la vita.

Penso quindi che ognuno di noi debba fare di tutto per cercare di stare bene, è un rispetto che dobbiamo a noi stessi, se stiamo bene con noi stessi, staremo bene anche con gli altri.

Le piccole cose (che poi alla fine sono grandi), possono essere di vario tipo: un panorama, un’opera d’arte, una chiacchiera inaspettata con un’amica, un viaggio, un libro, una canzone, insomma, tutto ciò che dà un senso alla nostra vita.

giovedì 7 luglio 2011

Cosa resterà degli anni ottanta


Ve la ricordate quella canzone di Raf che diceva: “Cosa resterà di questi Anni Ottanta afferrati già, scivolati via... la la la la la ... e la radio canta....”
Di sicuro degli anni ’80 è rimasta la bella musica da discoteca, conosciuta anche come “disco music” o “musica dance”, che ci riporta alla nostra adolescenza, anche se in discoteca credo di esserci stata talmente poche volte, che le conto sulle dita di una mano...ma ballare mi piace molto...e sabato scorso, ho avuto l’occasione di “scatenarmi” a ritmo di musica anni ’80 insieme agli amici, grazie ad una bella festa organizzata da un gruppo di DJ che negli anni ‘80 appunto, animavano le feste e i locali. 

L’età media delle persone era sulla quarantina (abbassata notevolmente dalla presenza di alcuni bambini), ma “in pista” sembravamo tutti ventenni...è che noi siamo giovani dentro! ... ogni volta la canzone suonata dal DJ ci riportava a momenti particolari della nostra vita...e veniva da dire: “...quando c’era questa canzone avevo 17 anni...ma ci pensi?!?” ... e così via...ricordi, ricordi, ricordi...
E’ stato bello anche ritrovare alcune persone perse ormai di vista, per i casi della vita...

Ma gli anni Ottanta ci hanno lasciato anche altre cose, tipo: ve lo ricordate il Cubo di Rubik, detto anche “cubo magico”...io non lo sapevo fare...nemmeno una faccia sola...ero messa proprio male...

E poi, i colori degli anni Ottanta, ve li ricordate?... erano gli stessi del cubo di Rubik: rosso, giallo, verde, blu...molto accesi; nella moda questi colori andavano per la maggiore...infatti la moda anni ’80 a mio modesto parere era e rimane fra le più brutte...anche per le folte capigliature e le spalline messe sotto ai vestiti per sembrare più squadrate...perfino sotto alle t-shirt mettevamo le spalline! ... eravamo poco critiche nei confronti della moda...anzi, diciamo la verità: ci piacevano eccome!...ora solo al pensiero di mettere delle spalline sotto ai vestiti, ci vengono i brividi! ... ma chissà...fra altri 20 anni rideremo di come ci vestiamo ora...

Comunque sabato è stata una bella serata, piena di allegria e ricordi...sarebbe bello ripetere ogni tanto...

Ah dimenticavo: W FALCON DJ!!!