mercoledì 31 ottobre 2012

Dolcetto o scherzetto?



Halloween è una festa popolare che si celebra la sera del 31 ottobre.
Il suo nome deriva dall’espressione inglese “All Hallows Eve”, che significa “Vigilia di Tutti i Santi”, che si celebra il 1º novembre.

Quando ero più piccola, qui in Italia Halloween non esisteva o meglio, non era una festa celebrata… mi ricordo però che in questo periodo nelle pasticcerie si trovavano i fruttini di marzapane, dette anche “fave dei morti”, ma credo che si trovino ancora.

Siccome fare i fruttini di marzapane mi sembra un po’ difficile, ecco una ricetta di biscotti alla zucca un po’ più semplice.

Biscotti alla zucca:
300 gr di farina;
125 gr di zucchero di canna;
125 gr di burro;
150 gr di zucca
1 uovo;
scorza di un limone grattugiato;
un pizzico di sale;
3 cucchiaini di lievito per dolci;
1 cucchiaino di cannella

Lessare la zucca, poi schiacciarla con la forchetta e lasciarla raffreddare. Mescolare bene il burro con lo zucchero, poi aggiungere l'uovo, un pizzico di sale, la scorza del limone grattugiato, la cannella e il lievito per dolci. Aggiungere la zucca schiacciata e mescolare bene. Poi aggiungere la farina un po' alla volta e impastare bene fino a quando la pasta non sarà morbida e liscia. Formare una palla con la pasta e coprirla con la pellicola. Lasciarla riposare per una mezz'ora in frigorifero. Stendere la pasta frolla con il mattarello e ritagliarla con gli stampini da biscotti. Mettere i biscotti sulla teglia con della carta forno e infornare a 180° per 15-20 minuti circa.

E visto che domani è il giorno di Tutti i Santi, tanti auguri a tutti per l’onomastico!

venerdì 26 ottobre 2012

Un'ora indietro...dormo di più


Nella notte tra sabato 27 e domenica 28, tornerà l'ora solare, infatti le lancette dell'orologio dovranno essere spostate indietro di 1 ora (dalle 03.00 alle 02.00).
Mi viene già la tristezza a pensare che le giornate saranno cortissime e si farà buio molto presto; la mattina quando mi alzerò sarà ancora buio...l'unica consolazione è che dormirò un'ora di più...consolazione che proverò solo domenica mattina...poi, nei giorni a seguire tornerà tutto normale a livello di sonno...una volta cambiata l'ora, se dormi 7 ore, 7 ore restano.
Se potessi scegliere, lascerei l'ora legale tutto l'anno.

Il giorno dopo il cambio dell'ora, da legale a solare, di solito è una giornata un po' strana...possibilmente non carico la sveglia per alzarmi...me la prendo con calma...e poi passo gran parte del giorno a dire...ora sarebbero le 6 e invece sono le 5...ora sarebbero le 7 e invece sono le 6 e così via...mi sembra una giornata molto lunga.
Dovremmo aspettare la fine di marzo 2013 per ritornare all'ora legale.

Siete fra quelli che si sveglieranno alle 3 di notte, per spostare indietro di 1 ora le lancette?
Oppure lo fate direttamente prima di addormentarvi?
Io sono fra quelli che vanno a letto e poi cambiano l'ora il giorno dopo.

mercoledì 17 ottobre 2012

La pausa pranzo alternativa: il "Lunch Beat"



Altro che piatto di pastasciutta al pomodoro…la pausa pranzo diventa “svedese” e si trasforma in evento danzante.

L’idea del “Lunch Beat” è stata lanciata per la prima volta in Svezia nel giugno 2010 da un’impiegata di un’azienda a Stoccolma (una certa Molly Ränge) che, durante l’ora della pausa pranzo, organizzò in un garage aziendale una piccola festicciola con cibo e musica, al quale parteciparono 14 persone. Lo spunto di quest’idea è stato quello di unire la passione del ballo con quella del lavoro, conciliandole nell’ora della pausa pranzo, per trovare un modo di rilassarsi e staccare dal lavoro in modo divertente.

Da quel momento il “Lunch Beat” si diffuse in altre città svedesi, arrivando anche in altre capitali europee come Parigi.

Perché la pausa pranzo possa essere chiamata “Lunch Beat” deve seguire delle regole.
Ecco le 10 regole:

1) Se è il tuo primo “Lunch Beat”, devi ballare.
2) Se è il tuo secondo, terzo, quarto “Lunch Beat”, devi ballare.
3) Se sei troppo stanco per ballare al “Lunch Beat”, ti consigliamo la pausa pranzo da un’altra parte.
4) Vietato parlare di lavoro durante il “Lunch Beat”.
5) Al “Lunch Beat” chiunque può essere partner di ballo.
6) Ogni “Lunch Beat” non dura più di 60 minuti, durante la pausa pranzo.
7) In ogni “Lunch Beat” c’è un DJ set.
8) L’acqua è gratis.
9) Il “Lunch Beat” si svolge in un ambiente “drug free”, quindi niente alcool.
10) Chiunque può creare un evento “Lunch Beat” in qualsiasi luogo, rispettando il manifesto e la natura no-profit dell’iniziativa.

Sembra che chi ha avuto l’opportunità di partecipare a questo evento, sia ritornato al lavoro più rilassato e sereno, affrontando il resto della giornata lavorativa con più energia, perché ha scaricato lo stress, ha staccato completamente dal lavoro e ha socializzato con le altre persone.

Ora, premettendo che a me piace molto ballare, farlo durante l’ora della pausa pranzo non mi sembra proprio l’ideale…penso semplicemente al fatto che quando balliamo ci muoviamo parecchio e inevitabilmente sudiamo un po’… io non mi sentirei proprio a mio agio a ritornare in ufficio sudaticcia, fra le mie scartoffie di lavoro…preferirei farmi una doccia prima, ma ovviamente questo non sarebbe possibile. Parteciperei una volta, solo per curiosità, non per altro…e probabilmente prenderei un permesso per il pomeriggio, per quanto detto sopra.

Quindi, anche se il “Lunch Beat” sembra un evento che potrebbe avere il “suo” successo, mi sa che io continuerò a fare la mia pausa pranzo tradizionale, o a casa con i piedi sotto al tavolino, o mangiando un panino di fronte al mare godendomi il panorama, senza vedere gli stessi visi che vedo per 8 ore.

Se voglio ballare…andrò a ballare, ma non per 1 ora soltanto con l’ansia di ritornare in ufficio all’ora esatta. Una volta che vado, lo farò “all night long”!

E voi che ne pensate? Cosa fate normalmente durante la pausa pranzo? …oltre a mangiare, impiegate il tempo anche in altro modo, tipo: fate sport, leggete, camminate, fate la spesa etc. Raccontate.

venerdì 12 ottobre 2012

Campagna Nastro Rosa


Ottobre è il mese della prevenzione del tumore al seno. La LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) ed Estée Lauder Companies, sono ancora una volta in prima linea per questo importante appuntamento.
L’anno scorso, grazie a questa iniziativa, ho prenotato una visita senologica gratis. Le volontarie dell’associazione mi hanno detto: “diffondi la notizia a più donne possibili perché è molto importante per le donne fare questo tipo di prevenzione”.
L’anno scorso mandai un’e-mail a tutte le mie amiche, quest’anno voglio scriverlo anche sul blog.

Tramite la Campagna Nastro Rosa, giunta quest’anno alla XIX edizione, possiamo effettuare delle visite senologiche gratuite nei centri ambulatoriali LILT (ben 395) che si trovano sparsi su tutto il territorio nazionale, previo appuntamento. Lo “sforzo” più grande da fare secondo me, è prendere il telefono, fare il numero e fissare l’appuntamento…una volta fatto questo, è tutto in discesa.

A Pisa l’ambulatorio LILT si trova in:
Via Tino di Camaino n.13
telefono: 050-830684
e-mail: legatumoripisa@virgilio.it.

Per le altre città, basta consultare il sito web della LILT.

Per maggiori informazioni:
http://www.lilt.it/
http://www.nastrorosa.it/
numero verde SOS LILT: 800-998877

Pensiamo "in rosa" vogliamoci bene e facciamo questa telefonata…



giovedì 11 ottobre 2012

11 Ottobre: Giornata Mondiale delle Bambine



L’ONU ha proclamato l’11 Ottobre Giornata Mondiale delle Bambine.

L’organizzazione Terre des Hommes ha iniziato una campagna di tre anni, per proteggere le bambine dalla violenza e garantire salute e istruzione, come già sta facendo da 50 anni per i bambini di tutto il mondo. La campagna si chiama Indifesa.
Riporto quanto scritto sul sito web di Terre des Hommes riguardo a questa iniziativa:

LE BAMBINE E IL TEMA DELLA DIVERSITA’ DI GENERE

Le bambine nel mondo continuano a essere vittime silenziose e invisibili di violenza, abusi e traffico. La costante violazione dei loro diritti e le discriminazioni di ogni tipo hanno come conseguenza, un minore accesso delle bambine all’istruzione, al nutrimento, all’assistenza sanitaria e le sottopone a forme di sfruttamento culturale, sessuale, economico e sociale.

Alcuni dati:
-Nel mondo sono 40 milioni i bambini vittime di abuso; 1 bambina su 4 ed un bambino su 9 sono stati sessualmente abusati prima dei 18 anni.
-Più di 60 milioni di ragazze al mondo sono “spose bambine”, principalmente in Asia Meridionale (31,1 milioni) e nell’Africa Subsahariana (14,1 milioni).
-Sono 77 milioni i bambini che nel mondo non hanno accesso all’educazione primaria, di questi il 57% è femmina. Una bambina su 5 non termina gli studi primari e nei paesi in guerra la percentuale sale talora sino al 92%.

Obiettivi:
Attraverso “indifesa” Terre des Hommes si propone di:

-Sensibilizzare il grande pubblico e le istituzioni italiane sul tema della discriminazione di genere.
-Realizzare sul territorio nazionale iniziative di promozione dei diritti fondamentali delle bambine.
-Finanziare progetti di prevenzione e contrasto di alcune tra le peggiori forme di discriminazione che colpiscono le bambine nel mondo (“bambine domestiche” del Perù, alle “spose bambine” del Bangladesh, alle “mamme bambine” della Costa D’Avorio alle “bambine salvate dall’infanticidio” dell’India e alla prevenzione degli abusi sulle bambine in Italia).

Per maggiori informazioni:
http://www.indifesa.org/#materiali
http://terredeshommes.it/indifesa-sms-45501.html#.UHWDTqrOSvc.facebook

Inoltre, fino al 21 ottobre si può mandare un sms al 45501.