sabato 29 dicembre 2012

"Caro amico ti scrivo..."


 
Ci stiamo avvicinando alla fine dell'anno, vorrei fare gli auguri a tutti di un Buon 2013, dedicandovi una bellissima canzone di Lucio Dalla, il cantautore e poeta che ha lasciato troppo presto questo mondo...
Trovo che il testo sia di una attualità impressionante, nonostante sia del 1979.
Credo ci sia poco da aggiungere, se non augurare di cuore, che l'anno nuovo porti a tutti il cambiamento che stiamo aspettando...ognuno, dentro di se, sa quale è.

...rispetterete le tradizioni "scaramantiche" di capodanno?
...io un po' di lenticchie le mangerò e mi metterò qualcosa di rosso...e voi?

Quindi, non mi resta che lasciarvi al testo della canzone:

"L'anno che verrà"

Caro amico ti scrivo così mi distraggo un po'
e siccome sei molto lontano più forte ti scriverò.
Da quando sei partito c'è una grossa novità,
l'anno vecchio è finito ormai
ma qualcosa ancora qui non va.

Si esce poco la sera compreso quando è festa
e c'è chi ha messo dei sacchi di sabbia vicino alla finestra,
e si sta senza parlare per intere settimane,
e a quelli che hanno niente da dire
del tempo ne rimane.

Ma la televisione ha detto che il nuovo anno
porterà una trasformazione
e tutti quanti stiamo già aspettando
sarà tre volte Natale e festa tutto il giorno,
ogni Cristo scenderà dalla croce
anche gli uccelli faranno ritorno.

Ci sarà da mangiare e luce tutto l'anno,
anche i muti potranno parlare
mentre i sordi già lo fanno.

E si farà l'amore ognuno come gli va,
anche i preti potranno sposarsi
ma soltanto a una certa età,
e senza grandi disturbi qualcuno sparirà,
saranno forse i troppo furbi
e i cretini di ogni età.

Vedi caro amico cosa ti scrivo e ti dico
e come sono contento
di essere qui in questo momento,
vedi, vedi, vedi, vedi,
vedi caro amico cosa si deve inventare
per poterci ridere sopra,
per continuare a sperare.

E se quest'anno poi passasse in un istante,
vedi amico mio
come diventa importante
che in questo istante ci sia anch'io.

L'anno che sta arrivando tra un anno passerà
io mi sto preparando è questa la novità.



Buon Anno a tutti, con tanto affetto!

giovedì 13 dicembre 2012

Santa Lucia, il giorno più corto che ci sia



Santa Lucia da Siracusa nacque nel 283 e morì martire, durante le persecuzioni di Diocleziano, il 13 dicembre 304.
Si ricorda proprio il 13 dicembre, vicino al solstizio d’inverno e proprio per questo motivo esiste il detto: “Santa Lucia il giorno più corto che ci sia”.
E’ considerata la protettrice degli occhi, degli oculisti, degli elettricisti e degli scalpellini.

In Svezia in particolare, Santa Lucia è molto venerata e la tradizione vuole che sia celebrata con una processione dove la santa è rappresentata da una ragazza vestita di bianco con una cintura rossa, porta in testa una corona di candeline e dona i dolcetti ai bambini.

Ecco una ricetta per i biscotti di Santa Lucia:

Ingredienti:
380 g di farina
130 g di zucchero (meglio se a velo)
1 uovo e 1 tuorlo
200 g di burro freddo
1/2 bustina di lievito per dolci
1 pizzico di sale
Procedimento:
Impastare bene tutti gli ingredienti, aiutandosi con la spatola.
Lavorare poco l’impasto, formare una palla e metterlo a riposare in frigo avvolto nella pellicola, per una ventina di minuti. Dopo spianare con il matterello ad un’altezza di circa di mezzo centimetro, ritagliare i biscotti con le formine a piacere, infornare a 180° su carta forno per circa 8/ 10 minuti. Sfornare e spolverare con lo zucchero a velo.

E per finire, una poesia:
Santa Lucia

M’ha detto che quest’oggi
la giornata sarà breve,
che magari farà brutto,
ci sarà pure la neve.
E’ per questo che al balcone
hanno messo una candela
per far luce nella sera
e per farla meno nera.
Così quando sarà notte,
la più lunga che ci sia,
se sarà davvero bravo
passerà Santa Lucia.

(testo di Michele Ottone)

giovedì 6 dicembre 2012

Natale "ubriaco"


Nel periodo natalizio, i dolci tipici più conosciuti sono il pandoro, il panettone, il torrone, i ricciarelli.
All'Elba c'è un dolce tipico che vien fatto soprattutto durante le feste di natale ed è "la schiaccia briaca".
Il nome (letteralmente "ubriaca") è legato al fatto che vengono utilizzati più vini liquorosi nell’impasto.

La "schiaccia briaca" originariamente era il dolce che i marinai portavano con sé quando uscivano a pesca per vari giorni; grazie ai suoi ingredienti infatti si conservava molto bene, per lunghi periodi.

Nelle panetterie e pasticcerie dell'Elba, questo dolce si trova ormai tutto l'anno, ma a natale viene rispettata la tradizione di prepararlo in casa. Quindi per chi si volesse cimentare in questa impresa, ecco la ricetta.

Schiaccia briaca

Ingredienti:
1 kg di farina
500 gr di zucchero
150 gr di noci
150 gr di pinoli
150 gr di mandorle
100 gr di nocciole
150 gr di uvetta
200 ml di olio
1 bicchiere di liquore alchermes
1 bicchiere di vino aleatico

Preparazione:
Fare la fontana con la farina, unire tutta la frutta secca triturata grossolanamente, e l'uvetta precedentemente ammollata. Impastare bagnando con l'aleatico, l'olio e l'alchermes, fino ad ottenere un impasto omogeneo e abbastanza morbido. Dividere l'impasto in tre parti. Ungere tre teglie rotonde, foderare il fondo con la carta oleata e versare l'impasto. Aggiungere qualche altro pinolo sulla superficie, spolverare con zucchero semolato, spruzzare con l'alchermes misto a un po' di olio e mettere in forno a 180° per 45 minuti circa. Sfornare e lasciare raffreddare. E' un dolce che si conserva per diversi giorni. 

Quali sono i vostri dolci natalizi preferiti?