venerdì 30 marzo 2012

A lume di candela



Il 31 Marzo 2012, in occasione dellOra della Terra (Earth Hour), il più grande evento globale promosso dal WWF, il mondo si spengerà per un'ora, dalle 20.30 alle 21.30.
Si tratta di un gesto simbolico, ma molto importante che coinvolgerà città, monumenti, singoli cittadini che vogliono contribuire attraverso questo gesto, alla lotta contro i cambiamenti climatici.

Questo evento è stato messo in atto per la prima volta nel 2007 nella sola città di Sidney, diffondendosi poi negli anni successivi, attraverso il passaparola tramite internet e social network, anche ad altri paesi nel mondo, coinvolgendo numerose città, monumenti e organizzazioni.
L’invito quindi è quello di spengere le luci dalle 20.30 alle 21.30 per “ridurre la nostra impronta sul pianeta".

Cogliamo l’occasione e accendiamo le candele per passare una serata insolita…potrebbe essere la scusa per una cena romantica, oppure per stare in compagnia con la luce soffusa del fuoco.
Buon buio a tutti!

giovedì 22 marzo 2012

"Dal letame nascono i fior"

Ormai è ufficiale: è Primavera! ... lo dice anche il calendario, quest’anno l’equinozio di primavera è stato il 20 marzo alle 5 circa di mattina. In giro si vedono gli alberi in fiore e i colori e i profumi della primavera mettono di buon umore...anche se purtroppo per qualcuno questo vuol dire l’inizio delle allergie. Da sempre alla primavera si associa la rinascita della natura, della terra e anche di noi comuni mortali.
Proprio per questo, mi è venuta voglia di far rinascere un po’ il mio terrazzo. Così, armata di entusiasmo, mi sono comprata una fioriera a parete che penso di riempire un po’ alla volta; intanto ho comprato dei gerani, una calendula, delle primule, una margherita, dei ciclamini, e una rosellina che ho rinvasato nei vasi di terracotta. C’è ancora posto per altri fiori e piante, ma il bello è anche veder crescere piano piano il mio piccolo “giardino” seppur in forma ridotta.


L’antico proverbio cinese “Chi pianta un giardino semina la felicità” non è così banale. Apettare che i germogli facciano capolino o che un fiore sbocci, prendondomi cura di loro tutti i giorni, per me significa dare un valore diverso al tempo che scorre; l’attesa che si crea è un’attesa piacevole anche se qualche volta rimango delusa quando il risultato non è come avrei voluto; dedicarsi alla natura “non sono tutte rose e fiori” è il caso di dire, ma insisto.

Parlando di primavera, un po’ di tempo fa mi sono incuriosita quando ho saputo che Serena Dandini aveva scritto il suo primo libro. E così, presa dalla curiosità, me lo sono comprato. La copertina è molto colorata, con la presenza di tanti personaggi più o meno noti. Il libro si intitola Dai diamanti non nasce niente con sottotitolo Storie di vite e di giardini.


E’ un libro che parla della passione della Dandini per il giardinaggio, il tutto intrecciato con storie di personaggi della letteratura, del cinema, della pittura e della musica. Conosciamo Serena Dandini più nella sua veste satirica, per come descrive il mondo che ci circonda. Con questo libro invece è un po’ più sentimentale; ci parla di una bellezza che potrà salvarci, infatti dedica il libro “a chi voleva cambiare il mondo e invece dopo un po’ si è accorto che è stato il mondo a cambiargli i connotati”.
Ci dice che per cambiare bisogna cominciare dal basso e dalle cose semplici, iniziare a prendersi cura dei fiori sul terrazzo è un inizio di cambiamento possibile. Il giardiniere diventa metafora della persona in quanto è proiettato verso il futuro, nonostante i fallimenti a cui va incontro ogni giorno. Il libro ci fa riflettere su noi stessi e sulla nostra società parlando semplicemente di giardinaggio.

In genere io sono una persona abbastanza ottimista, nonostante le difficoltà; penso che per prendersi cura dei fiori sul proprio terrazzo o nel prorpio giardino, bisogna essere ottimisti; a questo poposito voglio ricordare una frase di Tonino Guerra, il poeta romagnolo morto ieri, che mi sembra azzeccata:
“L’ottimismo è il profumo della vita”.

Ecco, io voglio essere ottimista! Quindi anche per quelli che pensano di non avere il cosiddetto “pollice verde”, non è mai troppo tardi per cominciare: “davanzali di tutto il mondo, unitevi!” .
La primavera si sente proprio nell’aria, infatti sono due giorni che ho in testa due canzoni:
“Maledetta Primavera” di Loretta Goggi e “Primavera” di Marina Rei.
A voi quale piace di più?
...ma soprattutto, siete pronti a “mettere fiori nei cannoni e bombardare i vostri giardini”?

“Ama e ridi se amor risponde
piangi forte se non ti sente
dai diamanti non nasce niente
dal letame nascono i fior
dai diamanti non nasce niente
dal letame nascono i fior"
(Via del Campo - Fabrizio De André)

mercoledì 14 marzo 2012

San Patrick’s Day

Il 17 marzo, si celebra il patrono d’Irlanda: San Patrick.

San Patrizio, nato in Scozia nel 385 d.C., fu missionario e diffuse la religione cattolica in Irlanda. Il giorno in cui viene ricordato e festeggiato è il giorno della sua morte avvenuta 17 marzo del 461 d.C.

In Irlanda in questo giorno è festa nazionale ed è abitudine festeggiare con celebrazioni che ricordano il Santo. Durante i festeggiamenti, non possono mancare i due simboli tipici: il colore verde e il trifoglio. La tradizione dice che San Patrizio utilizzò il trifoglio per spiegare la Trinità agli irlandesi.

Questa festa, oltre che in Irlanda, viene celebrata anche in altre parti del mondo (non solo da chi ha discendenze irlandesi) tanto che molti luoghi e monumenti di interesse mondiale vengono illuminati di colore verde per celebrare San Patrizio e per omaggiare l’Irlanda. Fra i più noti ci sono le cascate del Niagara, il fiume Chicago, l’ Empire State Building a New York, The London Eye a Londra.

Quest’anno, per la prima volta, all’iniziativa “Global Greening” promossa dal Turismo Irlandese parteciperà anche l’Italia, con uno dei suoi momumenti più famosi al mondo: la Torre di Pisa.


La Torre verrà illuminata di verde dalle ore 20.30 di venerdì 16 marzo, alla presenza di Pat Rabbitte TD, Ministro Irlandese per la Comunicazione, l’Energia e le Risorse Naturali.

“Il cielo d'Irlanda e' un enorme
cappello di pioggia
il cielo d'Irlanda e' un bambino che
dorme sulla spiaggia
Il cielo d'Irlanda a volte
fa' il mondo in bianco e nero
ma dopo un momento
i colori li fa' brillare piu' del vero
e dopo un momento
li fa brillare piu' del vero”
(Il cielo d'Irlanda - Fiorella Mannoia)

La città della Luminaria di San Ranieri, non poteva non illuminarsi per un’altra notte, per omaggiare la bella isola d’Irlanda!

giovedì 8 marzo 2012

Le donne lo sanno

A tutte le donne, dedico questo post con una ballata tutta italiana di Luciano Ligabue.
Buon 8 Marzo!

Le donne lo sanno
c'è poco da fare
c'è solo da mettersi in pari col cuore
lo sanno da sempre
lo sanno comunque per prime
le donne lo sanno
che cosa ci vuole
le donne che sanno
da dove si viene
e sanno per qualche motivo
che basta vedere
e quelle che sanno
spiegarti l'amore
o provano almeno
a strappartelo fuori
e quelle che mancano
sanno mancare
e fare più male
possono ballare un po' di più
possono sentir girar la testa
possono sentire un po' di più
un po' di più
le donne lo sanno
chi paga davvero
lo sanno da prima
quand'è primavera
o forse rimangono pronte
è il tempo che gira
le donne lo sanno
com'è che son donne
e sanno sia dove
sia come sia quando
lo sanno da sempre
di cosa stavamo parlando
e quelle che sanno
spiegarti l'amore
o provano almeno
a strappartelo fuori
e quelle che mancano
sanno mancare
e fare più male
vogliono ballare un po' di più
vogliono sentir girar la testa
vogliono sentire un po' di più
un po' di più
possono ballare un po' di più
possono sentir girar la testa
possono sentire un po' di più
un po' di più
al limite del piacere
al limite dell'orrore
conoscono posti in cui non vai
non vai
le donne lo sanno
che niente è perduto
che il cielo è leggero
però non è vuoto
le donne lo sanno
le donne l'han sempre saputo
vogliono ballare un po' di più
vogliono sentir girar la testa
vogliono sentire un po' di più
un po' di più
al limite del dolore
al limite dell'amore
conoscono voci che non sai
non sai
non sai

giovedì 1 marzo 2012

4 marzo 1943 - 1 marzo 2012: ciao Lucio!


Chissà chissà domani

su che cosa metteremo le mani

se si potrà contare ancora le onde del mare

e alzare la testa

non esser così seria, rimani.

I russi, i russi gli americani

no lacrime non fermarti fino a domani

sarà stato forse un tuono

non mi meraviglio

è una notte di fuoco

dove sono le tue mani

nascerà e non avrà paura nostro figlio

e chissà come sarà lui domani

su quali strade camminerà

cosa avrà nelle sue mani.. le sue mani

si muoverà e potrà volare

nuoterà su una stella

come sei bella

e se è una femmina si chiamerà futura.

Il suo nome detto questa notte

mette già paura

sarà diversa bella come una stella

sarai tu in miniatura

ma non fermarti voglio ancora baciarti

chiudi i tuoi occhi non voltarti indietro

qui tutto il mondo sembra fatto di vetro

e sta cadendo a pezzi come un vecchio presepio.

Di più, muoviti più fretta di più, benedetta

più su, nel silenzio tra le nuvole, più su

che si arriva alla luna,si la luna

ma non è bella come te questa luna

è una sottana americana.

Allora su mettendoci di fianco, più su

guida tu che sono stanco, più su

in mezzo ai razzi e a un batticuore, più su

son sicuro che c'e' il sole

ma che sole è un cappello di ghiaccio

questo sole è una catena di ferro

senza amore, amore, amore, amore.

Lento lento adesso batte più lento

ciao, come stai

il tuo cuore lo sento

i tuoi occhi così belli non li ho visti mai

ma adesso non voltarti

voglio ancora guardarti

non girare la testa

dove sono le tue mani

aspettiamo che ritorni la luce

di sentire una voce

aspettiamo senza avere paura, domani.

(“Futura” di Lucio Dalla - 1980)