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giovedì 25 luglio 2013

"Sorpresa?!"


Vi è mai successo di ricevere una telefonata all’improvviso e sentire dall’altra parte del telefono: “Sorpresa?!”
A me è successo 2 giorni fa, e la sorpresa me l’hanno fatta dei cari amici spagnoli, che a mezzogiorno e mezzo mi hanno chiamata dicendomi: “Hola …estamos en Pisa y hemos llegado para hacerte una visita”.

Che bello! ed effettivamente è stata proprio una bella sorpresa inaspettata.
Ma sarebbe stata comunque una sorpresa, anche se mi avessero chiamato 2 giorni prima, non proprio il giorno stesso.
Non per niente, è che uno può avere altri impegni, non essere a casa. Ed è proprio quello che è successo: in quel momento ero al lavoro e guarda caso questa settimana ho tutte le sere impegnate, quando invece a volte passano settimane che non esco per niente.

Premetto che sono molto affezionata a queste persone e proprio per questo avrei voluto saperlo con un po’ di anticipo, per organizzarmi  e passare più tempo possibile con loro.
Quindi sposta qui, sposta là, cercando di non annullare niente di programmato, sono stati giorni piuttosto intensi e per niente noiosi…forse un po’ faticosi mentalmente, per cercare di incastrare tutte le cose.

Loro mi hanno detto di non avermi avvisato per tempo, proprio per non crearmi disturbo e “ir a mi marcha”, cioè di continuare a fare le mie cose, come se niente fosse...ma come si fa a far finta di niente? … non tutti i giorni si ricevono visite da amici lontani, senza contare che c’è anche la voglia di stare con loro.

Comunque, tutto è bene quel che finisce bene e alla fine sono riuscita sia a stare con loro, che andare ad una cena organizzata da tempo, portando qualcosa di cucinato all’ultimo momento. Ho fatto una torta salata che ho deciso di chiamarla “torta salata a sorpresa”, dove la sorpresa in questo caso erano i pinoli, qualcosa di inaspettato in una torta salata.

Avete mai ricevuto sorprese del genere, o ne avete fatte?
Vi piacciono le sorprese o vi scombussolano un po’?
Raccontate.

Ecco la ricetta.
“Torta salata a sorpresa”

Ingredienti:
1 base di pasta brisé, già pronta
4 uova
4 zucchine
8 fiori di zucchina
1 cipolla fresca
una bustina di pinoli
qualche foglia di nepitella
sale e pepe q.b.
Procedimento:
Stendere la pasta brisé su una teglia. Lavare le zucchine e i fiori di zucchina, tagliare a rotelle le zucchine e sminuzzare i fiori, lasciando qualche fiore per la decorazione. Far saltare tutto in una padella insieme alla cipolla triturata e alla nepitella, salando e pepando a piacere, per circa 10 minuti. Intanto sbattere le uova in una zuppiera e versare le zucchine cotte. Aggiungere la bustina di pinoli e mescolare bene. Versare il tutto sulla base della basta brisé, con i fiori rimasti decorare la superficie della torta e mettere in forno per 20/25 minuti a 200°.



venerdì 17 maggio 2013

“…come te, tale e quale…”




«San Pasquale Baylonne protettore delle donne,
fammi trovare marito, sano bello e colorito,
come te, tale e quale, o glorioso san Pasquale!»

I motivi che mi spingono a ricordare il santo di oggi, San Pasquale Baylon, sono due:

-il primo è che probabilmente è l’unico santo che abbia mai invocato insieme alle mie amiche negli anni passati, in quanto protettore delle donne (in un’occasione particolare, vennero fatte persino delle magliette con la preghierina stampata sul dietro…pensa un po’);
-il secondo, è che per puro segno del destino, il luogo della morte del Santo, è lo stesso luogo dove ho lavorato per 5 anni in Spagna, ossia Villareal…un posto e un periodo che ricordo con molto affetto.

San Pasquale Baylon, nacque il 16 maggio 1540 a Torre Hermosa e morì il 17 maggio 1592 nel convento di Villareal in Spagna. Fin da giovanissimo manifestò la sua vocazione religiosa, conducendo una vita molto umile ispirandosi a San Francesco.

Non vi sto a raccontare la vita del Santo, ma il motivo perché è considerato protettore delle donne e delle nubili, che è alquanto curiosa; la tradizione narra che il frate consigliava in confessione, alle donne che si lamentavano dei mariti, di dare un uovo sbattuto con zucchero e vino; per questo si pensa che sia stato l'inventore dello zabaione, infatti è anche il patrono dei cuochi e dei pasticceri.

A parte la preghierina al Santo, speriamo che la “protezione delle donne” venga presa in considerazione in maniera seria dalle istituzioni, visti oramai i numerosi femminicidi che avvengono troppo spesso. 

A proposito di questo, c’è una buona notizia: il 28 maggio la Camera dei Deputati voterà la ratifica della Convenzione di Istanbul, l’accordo internazionale che impegna i Paesi firmatari a una serie di azioni di lotta e prevenzione nei confronti della violenza contro le donne e contro ogni forma di violenza di genere. La ratifica del trattato, attesa da 2 anni in Italia, è già stata approvata in ventidue Paesi. 
Un passo avanti!

venerdì 29 giugno 2012

“…questa minestra è fredda!”


Non si tratta di una lamentela per rimandare indietro il piatto al ristorante, ma è proprio come deve essere servito il gazpacho: freddo!
Il gazpacho è una tipica minestra o zuppa spagnola fredda, fatta con verdure crude tritate.
In passato era un pasto fresco e nutriente che i contadini portavano nei campi per alleviare la calura estiva, soprattutto in Andalusia, regione dove è nato; ora è uno dei piatti tipici spagnoli più conosciuti.

Si tratta di un piatto piuttosto povero molto cucinato in estate, perché dà una sensazione di freschezza immediata. Quando ero in Spagna mi capitava spesso di mangiarlo. Ecco la ricetta:

Ingredienti (per 4 persone):
-600 gr di pomodori maturi (tipo perini)
-1 cetriolo
-1 cipolla rossa di Tropea
-1 peperone verde
-1/2 peperone rosso
-100 gr di mollica rafferma
-1/2 bicchiere di aceto bianco
-50 ml di olio extra vergine di oliva
-1 spicchio d’aglio
-pepe e sale q.b.

Contorno:
-cetrioli a dadini
-cipolla a dadini
-crostini di pane tostato a dadini
-pomodori a dadini
-uova sode a dadini


Preparazione:
Ammollare il pane in una ciotola con ½ bicchiere di aceto e acqua. Pulire i pomodori, spellarli, togliere i semi e tagliarli a pezzetti. Pulire e tagliare a pezzetti anche le altre verdure (cetriolo, cipolla, peperoni e aglio). Mettere tutto nel frullatore aggiungendo l’olio in modo da ottenere un composto omogeneo. A questo punto aggiungere anche il pane strizzato, aggiungere sale e pepe q.b. e frullare di nuovo fino ad ottenere una vellutata. Mettere il gazpacho in frigo per qualche ora. Al momento di servire nei piatti, accompagnare con delle ciotoline in cui verranno messe le verdure tagliate a dadini, i crostini di pane e le uova sode. In questo modo ognuno guarnirà a piacere il gazpacho.

Quando penso a questo piatto, non posso non pensare ad un film del regista spagnolo Pedro Almodóvar del 1988, “Donne sull’orlo di una crisi di nervi” dove la protagonista Pepa (Carmen Maura nella realtà)prepara un gazpacho un po’ “strano” … con del Tavor. Il film è una commedia surreale piena di sentimenti dove l’allegria non manca…da guardare gustando il gazpacho.