giovedì 22 marzo 2012

"Dal letame nascono i fior"

Ormai è ufficiale: è Primavera! ... lo dice anche il calendario, quest’anno l’equinozio di primavera è stato il 20 marzo alle 5 circa di mattina. In giro si vedono gli alberi in fiore e i colori e i profumi della primavera mettono di buon umore...anche se purtroppo per qualcuno questo vuol dire l’inizio delle allergie. Da sempre alla primavera si associa la rinascita della natura, della terra e anche di noi comuni mortali.
Proprio per questo, mi è venuta voglia di far rinascere un po’ il mio terrazzo. Così, armata di entusiasmo, mi sono comprata una fioriera a parete che penso di riempire un po’ alla volta; intanto ho comprato dei gerani, una calendula, delle primule, una margherita, dei ciclamini, e una rosellina che ho rinvasato nei vasi di terracotta. C’è ancora posto per altri fiori e piante, ma il bello è anche veder crescere piano piano il mio piccolo “giardino” seppur in forma ridotta.


L’antico proverbio cinese “Chi pianta un giardino semina la felicità” non è così banale. Apettare che i germogli facciano capolino o che un fiore sbocci, prendondomi cura di loro tutti i giorni, per me significa dare un valore diverso al tempo che scorre; l’attesa che si crea è un’attesa piacevole anche se qualche volta rimango delusa quando il risultato non è come avrei voluto; dedicarsi alla natura “non sono tutte rose e fiori” è il caso di dire, ma insisto.

Parlando di primavera, un po’ di tempo fa mi sono incuriosita quando ho saputo che Serena Dandini aveva scritto il suo primo libro. E così, presa dalla curiosità, me lo sono comprato. La copertina è molto colorata, con la presenza di tanti personaggi più o meno noti. Il libro si intitola Dai diamanti non nasce niente con sottotitolo Storie di vite e di giardini.


E’ un libro che parla della passione della Dandini per il giardinaggio, il tutto intrecciato con storie di personaggi della letteratura, del cinema, della pittura e della musica. Conosciamo Serena Dandini più nella sua veste satirica, per come descrive il mondo che ci circonda. Con questo libro invece è un po’ più sentimentale; ci parla di una bellezza che potrà salvarci, infatti dedica il libro “a chi voleva cambiare il mondo e invece dopo un po’ si è accorto che è stato il mondo a cambiargli i connotati”.
Ci dice che per cambiare bisogna cominciare dal basso e dalle cose semplici, iniziare a prendersi cura dei fiori sul terrazzo è un inizio di cambiamento possibile. Il giardiniere diventa metafora della persona in quanto è proiettato verso il futuro, nonostante i fallimenti a cui va incontro ogni giorno. Il libro ci fa riflettere su noi stessi e sulla nostra società parlando semplicemente di giardinaggio.

In genere io sono una persona abbastanza ottimista, nonostante le difficoltà; penso che per prendersi cura dei fiori sul proprio terrazzo o nel prorpio giardino, bisogna essere ottimisti; a questo poposito voglio ricordare una frase di Tonino Guerra, il poeta romagnolo morto ieri, che mi sembra azzeccata:
“L’ottimismo è il profumo della vita”.

Ecco, io voglio essere ottimista! Quindi anche per quelli che pensano di non avere il cosiddetto “pollice verde”, non è mai troppo tardi per cominciare: “davanzali di tutto il mondo, unitevi!” .
La primavera si sente proprio nell’aria, infatti sono due giorni che ho in testa due canzoni:
“Maledetta Primavera” di Loretta Goggi e “Primavera” di Marina Rei.
A voi quale piace di più?
...ma soprattutto, siete pronti a “mettere fiori nei cannoni e bombardare i vostri giardini”?

“Ama e ridi se amor risponde
piangi forte se non ti sente
dai diamanti non nasce niente
dal letame nascono i fior
dai diamanti non nasce niente
dal letame nascono i fior"
(Via del Campo - Fabrizio De André)

1 commento:

Paola M ha detto...

E' vero W la primavera!
Anche io mi sto dilettando con qualche fiore che mi guarda terrorizzato visto il mio pollice verde..
beh ma col tempo sono migliorata e allora via! coloriamo i nostri giardini! coloriamo la nostra vita!
W i fiori!