mercoledì 17 ottobre 2012

La pausa pranzo alternativa: il "Lunch Beat"



Altro che piatto di pastasciutta al pomodoro…la pausa pranzo diventa “svedese” e si trasforma in evento danzante.

L’idea del “Lunch Beat” è stata lanciata per la prima volta in Svezia nel giugno 2010 da un’impiegata di un’azienda a Stoccolma (una certa Molly Ränge) che, durante l’ora della pausa pranzo, organizzò in un garage aziendale una piccola festicciola con cibo e musica, al quale parteciparono 14 persone. Lo spunto di quest’idea è stato quello di unire la passione del ballo con quella del lavoro, conciliandole nell’ora della pausa pranzo, per trovare un modo di rilassarsi e staccare dal lavoro in modo divertente.

Da quel momento il “Lunch Beat” si diffuse in altre città svedesi, arrivando anche in altre capitali europee come Parigi.

Perché la pausa pranzo possa essere chiamata “Lunch Beat” deve seguire delle regole.
Ecco le 10 regole:

1) Se è il tuo primo “Lunch Beat”, devi ballare.
2) Se è il tuo secondo, terzo, quarto “Lunch Beat”, devi ballare.
3) Se sei troppo stanco per ballare al “Lunch Beat”, ti consigliamo la pausa pranzo da un’altra parte.
4) Vietato parlare di lavoro durante il “Lunch Beat”.
5) Al “Lunch Beat” chiunque può essere partner di ballo.
6) Ogni “Lunch Beat” non dura più di 60 minuti, durante la pausa pranzo.
7) In ogni “Lunch Beat” c’è un DJ set.
8) L’acqua è gratis.
9) Il “Lunch Beat” si svolge in un ambiente “drug free”, quindi niente alcool.
10) Chiunque può creare un evento “Lunch Beat” in qualsiasi luogo, rispettando il manifesto e la natura no-profit dell’iniziativa.

Sembra che chi ha avuto l’opportunità di partecipare a questo evento, sia ritornato al lavoro più rilassato e sereno, affrontando il resto della giornata lavorativa con più energia, perché ha scaricato lo stress, ha staccato completamente dal lavoro e ha socializzato con le altre persone.

Ora, premettendo che a me piace molto ballare, farlo durante l’ora della pausa pranzo non mi sembra proprio l’ideale…penso semplicemente al fatto che quando balliamo ci muoviamo parecchio e inevitabilmente sudiamo un po’… io non mi sentirei proprio a mio agio a ritornare in ufficio sudaticcia, fra le mie scartoffie di lavoro…preferirei farmi una doccia prima, ma ovviamente questo non sarebbe possibile. Parteciperei una volta, solo per curiosità, non per altro…e probabilmente prenderei un permesso per il pomeriggio, per quanto detto sopra.

Quindi, anche se il “Lunch Beat” sembra un evento che potrebbe avere il “suo” successo, mi sa che io continuerò a fare la mia pausa pranzo tradizionale, o a casa con i piedi sotto al tavolino, o mangiando un panino di fronte al mare godendomi il panorama, senza vedere gli stessi visi che vedo per 8 ore.

Se voglio ballare…andrò a ballare, ma non per 1 ora soltanto con l’ansia di ritornare in ufficio all’ora esatta. Una volta che vado, lo farò “all night long”!

E voi che ne pensate? Cosa fate normalmente durante la pausa pranzo? …oltre a mangiare, impiegate il tempo anche in altro modo, tipo: fate sport, leggete, camminate, fate la spesa etc. Raccontate.

4 commenti:

Lorenza ha detto...

Ganzo 'sto "Lunch Beat"!!!
A me piacerebbe fare una pausa diversa ogni tanto, ad esempio anche andare in palestra alle 13 invece che a fine giornata, ma a parte le sudate e la necessità di lavarsi, non me lo godrei a pieno, con il pensiero che ho il tempo contato, perché devo rientrare in ufficio: basta devo chiedere il part-time!
Lore

Daniela ha detto...

Anche a me il "Lunch Beat" incuriosisce ma non credo che mi piacerebbe mangiare e ballare allo stesso tempo!!! Anche se appartengo al genere femminile non sono in grado di fare due cose contemporaneamente!!! Due volte a settimana vado in piscina proprio durante la pausa pranzo e per me è un vero toccasana. Alla fine mi godo i 20 minuti di chiacchiere con le mie amiche di acquagym. Chiaramente rientro nella fortunata categoria di chi non deve timbrare il cartellino e può gestire autonomamente il suo tempo!!!

Paolo ha detto...

Sai che sciabordio...."Pazza pazza pazza sulla terrazza, poi ci dò pure di ramazza..."

Monica ha detto...

...ma infatti...se devo fare "pazza pazza pazza su una terrazza"...lo voglio fare senza ansia e non con il tempo contato... :-)))