venerdì 14 gennaio 2011

Il ragù di Nonna Maria

Per me e per la mia famiglia (incluso tutto il parentame e gli amici che l’hanno provato) il ragù di Nonna Maria è sempre stato quanto di più buono le manine d’oro di nonna potessero cucinare!...era proprio brava in cucina, sapeva cucinare tante cose, ma come faceva bene il ragù lei...

Negli anni, il ragù di Nonna Maria è diventato una ricetta “icona” per tutte noi discendenti, che in qualche modo cerchiamo di imitarla quando ci accingiamo a prepararlo.

Nonna Maria faceva così:
...si alzava la mattina presto per fare il ragù, tanto che in casa già alle 9 di mattina si sentiva l’ odore tipico...il ragù ha bisogno di tanto tempo di cottura; iniziare presto a cucinare faceva parte del suo carattere, “al mangiare bisogna stargli dietro” diceva, altro che fast-food dico io...quello del cucinare era un lavoro serio al quale dedicarsi con passione, come sempre ha fatto.

Uno potrà dire: “un ragù è un ragù, gli ingredienti sono quelli...”, sì è vero, ma oltre agli ingredienti, ciò che faceva diventare buono quel ragù era soprattutto la cura con cui veniva cucinato e infine quel “tocco segreto” di nonna che lo rendeva inconfondibile: la scorza di arancia.

Per tutte quelle che vorranno provare, e per tutte quelle che l’hanno già provato, ecco la ricetta del ragù di Nonna Maria:
Ingredienti
-500/600 gr di carne macinata di manzo
-1 barattolo grande di pomodori pelati
-1 tubetto di concentrato di pomodoro
-gli “odori”: cipolle, carote, sedano, aglio, 1 ciuffetto di prezzemolo
-olio e sale
-vino rosso
-1 foglia di alloro
-1 scorza di arancia
Preparazione
Preparare un soffritto con olio, cipolle, carote, sedano, aglio e prezzemolo triturati. Dopo aggiungere la carne macinata e far soffriggere. Aggiungere un po’ di vino rosso e far svaporare per qualche minuto. A questo punto, unire i pomodori pelati, grossolanamente schiacciati con una forchetta, poi il concentrato di pomodoro e la foglia di alloro. Aggiustare di sale ed infine aggiungere la scorza di arancia. Avere cura di girare il ragù durante la cottura, lasciar cuocere per circa 3 ore...e pensare un po’ a Nonna Maria...così verrà meglio!

Buon lavoro e buon appetito!

3 commenti:

Saimon ha detto...

Ma da noi si chiama SARSA!!!! :D

Monica ha detto...

sì...anche Nonna Maria la chiamava SARSA...con la R!!! :D

Monica ha detto...

Manola, mia cugina, che sa di cosa parlo, mi ha scritto questo:
"Monica leggendo la ricetta mi è venuto il magone... e sì la salsa di nonna Maria come la chiamava LEI e solo LEI era capace di farlo in quel modo, quel profumo inconfondibile che sentiva al mattino ..... quanti ricordi che solo una NONNA come LEI ha saputo lasciarci come una grande eredità che dobbiamo tenerci stretti nel cuore e non perdere mai. Ti abbraccio tanto Manola"