domenica 10 aprile 2011

Che mi metto?


In questo periodo, chi non ha mai detto almeno una volta: “... non so più come vestirmi, di giorno fa caldo, la sera fa fresco, devo tirar fuori le cose più leggere...”,  e in quel momento ci rendiamo conto che ci siamo: siamo arrivati al fatidico “cambio di stagione”.

Queste due parole, sono il cruccio di quasi tutte le donne...perché diciamo la verità, il “cambio di stagione” è una cosa che ci tocca fare...i maschietti al massimo ci danno un segnale, a volte non troppo chiaro, su cosa decidono di tenere anche per l’anno prossimo (praticamente tutto!...visto che loro non butterebbero mai via niente...), ma alla fine, l’atto pratico spetta a noi.

Spesso i nostri armadi sono pieni di cose che non mettiamo da anni, convinte che di sicuro un’occasione per rimettere quel vestito o quella gonna la troviamo...e intanto gli anni passano e i vestiti si strettiscono...ah no...siamo noi che ingrassiamo, il più delle volte...ma c’è anche chi dimagrisce (ho le prove...).

Io sono una di quelle che prima di buttare via un capo di abbigliamento, lo fa stare lì per anni, sperando che torni anche di moda...mi affeziono e poi penso: “non è né rotto, né sciupato, perché lo devo buttare?”... però ci sono anche quelle che invece un capo di abbigliamento lo usano per una stagione e via (a volte le invidio...ma come fanno?).
In effetti gli armadi pieni dipendono dal fatto che spesso ci compriamo più di quello di cui abbiamo bisogno, succede un po’ a tutti…

Il “cambio di stagione”, che prima o poi ci tocca affrontare è anche un’occasione per fare il punto della situazione sul guardaroba: bisognerebbe realmente eliminare ciò che ormai non indossiamo più da anni, indipendentemente dalla taglia, tenere ciò che ci piace e che sappiamo di poter mettere ancora (quindi della taglia giusta), fare spazio e non farsi prendere dalla nostalgia.

Apparentemente sembra un’operazione molto facile, ma in realtà non lo è affatto, altrimenti questo fatidico momento non sarebbe così sofferto da tutte…senza contare che oltretutto non è il massimo del divertimento. Possiamo affrontare questo momento in tanti modi, prenderla con filosofia forse è la maniera migliore, dal momento che tanto prima o poi la cosa va fatta. In un certo senso, una volta compiuto il “cambio di stagione” , ci sentiamo più leggere e proviamo una certa soddisfazione, soprattutto se siamo riuscite ad eliminare un po’ di cose.

Una volta preparati i nostri sacchetti con le cose che non indossiamo più, invece di buttarle nella spazzatura, abbiamo varie alternative:


- portarle ai centri di raccolta, mi riferisco ai contenitori che di solito si trovano sparsi nei quartieri, dove mettiamo abbigliamento e scarpe ancora in buono stato, chiusi dentro le buste.

- un’altra maniera di riciclare l’abbigliamento che non indossiamo più , è quella di portarlo (ancora in buono stato, lavato e stirato) ai mercatini dell’usato, dove possiamo ricavarci anche un piccolissimo guadagno o al massimo, se non viene venduto entro un certo periodo, va in beneficenza; a Pisa c’è Mercatopoli, dove oltre all’abbigliamento troviamo anche tantissime altre cose.

-un modo carino di riciclare i vestiti, è anche quello di passarli alle amiche o cugine: gli stessi capi di abbigliamento che a noi non piacciono più o che ci stanno stretti, potrebbero stare o piacere ad un’altra; io non ci vedo niente di male nel passarsi le cose; nella mia famiglia è sempre esistita questa usanza, fin da quando eravamo piccoli, forse è per questo che la cosa mi sembra naturale.

E voi, come lo affrontate questo momento?

3 commenti:

Paola ha detto...

E'vero!!
Ogni anno si ripresenta questo momento fatidico..
e così liberarsi di qualche maglietta diviene l'occasione per rivedersi quando qualche anno prima quella maglietta la indossavamo..
E sì buttare via qs è proprio necessario e, perchè no, anche se difficile ci consente di salutare un po' il passato per concentrarci meglio sul nostro presente!

Monica ha detto...

in un certo senso "purifica"...

Lila Madrigali ha detto...

Adoro gli scambi di vestiti (specialmente da quando ho una taglia umana!) Non sopporto l'idea di buttare cose buone solo perché non mi stanno più. Ho una buffa politica per l'armadio: un vestito lo butto solo quando è rotto. Ma il mio bello è che di solito compro solo quando qualcosa si rompe, quindi il mio armadio è di dimensioni abbastanza moderate e c'è al massimo due/tre di tutto: 2 o 3 camicette, 3 jeans, 3 pantaloni seri, 3 gonne, 3 vestiti interi... abbondo solo in t-shirt ed abbigliamento comodo. La mia croce, purtroppo, sono scarpe da ginnastica e borse! :(