In queste ultime settimane, insieme ad un gruppo di amiche e amici, ci siamo dedicati infatti alla produzione di due tipi di marmellate: quella di fichi e quella di more.
Per entrambe, c'è stato un coinvolgimento da parte di tutti, grandi e piccoli: chi ha raccolto, chi si è dedicato alla pulitura, chi alla cottura, chi all'invasettamento e chi semplicemente si è gustato i frutti freschi tali e quali...tutto in giornata, della serie: dal produttore al consumatore finale (che poi alla fine siamo sempre noi...). Ecco allora le ricette delle due marmellate, fatte mettendo a frutto l'esperienza e i suggerimenti di tutti i partecipanti.
Marmellata di fichi
Dal momento che i fichi sono molto dolci di natura, la quantità di zucchero che useremo sarà inferiore rispetto ad altri tipi di marmellate, quindi in proporzione gli ingredienti saranno:
1 kg di fichi
400 gr di zucchero
Procedimento:
Pulire i fichi togliendo la buccia, spezzettarli e metterli in una pentola, aggiungere lo zucchero e mettere sul fuoco mescolando ogni tanto; dal momento in cui comincia a bollire, far cuocere per circa 45 minuti, e comunque fino alla consistenza desiderata (più bolle, più si addensa). Una volta pronta, mettere la marmellata nei vasetti di vetro e sterilizzare.
Variante:
Si possono aggiungere un po' di noci sgusciate durante la cottura.
Marmellata di more
1 kg di more
700 gr di zucchero
Procedimento:
Lavare le more in una bacinella, dopo aver tolto eventuali residui di rovo. Scolarle e metterle in una pentola insieme allo zucchero, accendere il fuoco e mescolare ogni tanto; dal momento della bollitura, far cuocere per circa 50 minuti, fino ad arrivare comunque alla consistenza desiderata. Una volta pronta, mettere la marmellata nei vasetti di vetro e sterilizzare.
Per conservare meglio e più a lungo la marmellata dentro i barattoli di vetro, solitamente questi vanno sterilizzati per creare il sottovuoto. Innanzi tutto i barattolini devono essere ben lavati e puliti. La marmellata va versata riempiendo il barattolo, lasciando circa 1 cm dal bordo. Tappare con i tappi ermetici e mettere i barattoli all'interno di una pentola, separandoli con degli stracci perché non sbattano fra loro, rischiando di rompersi. Mettere acqua fredda fino a coprire i barattoli. Portare l'acqua ad ebollizione e far bollire per circa 40 minuti. Una volta raffreddata l'acqua, togliere i barattoli dalla pentola, asciugarli, e mettere l'etichetta.
Un metodo alternativo all'ebollizione, è quello di versare la marmellata dentro al vasetto e una volta chiuso il tappo, capovolgere il barattolo lasciandolo raffreddare a testa in giù; anche in questo modo si crea il sottovuoto.
C'è ancora una curiosità: prima di mettere la marmellata dentro i barattoli, passare all'interno un po' di liquore piuttosto alcolico, non lascerà nessun sapore ma sterilizza anche questo.
E infine direi: viva Arliano e le passeggiate!
1 commento:
In effetti è una grande soddisfazione fare le marmellate con i prodotti colti sulla pianta e poi mangiare una marmellata genuina è tutta un'altra cosa.
Non vedo l'ora di fare la marmellata di uva fragola, perché è buonissima!
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