martedì 23 agosto 2011

Marmellata "mon amour"

Con tutta la varietà di frutta che c'è in questo periodo, viene voglia di fare delle marmellate, per poter gustare il "sapore estivo" anche in inverno, ricordandosi magari delle belle passeggiate passate a raccogliere more fra i rovi e fichi sugli alberi.



In queste ultime settimane, insieme ad un gruppo di amiche e amici, ci siamo dedicati infatti alla produzione di due tipi di marmellate: quella di fichi e quella di more.


Per entrambe, c'è stato un coinvolgimento da parte di tutti, grandi e piccoli: chi ha raccolto, chi si è dedicato alla pulitura, chi alla cottura, chi all'invasettamento e chi semplicemente si è gustato i frutti freschi tali e quali...tutto in giornata, della serie: dal produttore al consumatore finale (che poi alla fine siamo sempre noi...). Ecco allora le ricette delle due marmellate, fatte mettendo a frutto l'esperienza e i suggerimenti di tutti i partecipanti.

Marmellata di fichi
Dal momento che i fichi sono molto dolci di natura, la quantità di zucchero che useremo sarà inferiore rispetto ad altri tipi di marmellate, quindi in proporzione gli ingredienti saranno:
1 kg di fichi
400 gr di zucchero
Procedimento:
Pulire i fichi togliendo la buccia, spezzettarli e metterli in una pentola, aggiungere lo zucchero e mettere sul fuoco mescolando ogni tanto; dal momento in cui comincia a bollire, far cuocere per circa 45 minuti, e comunque fino alla consistenza desiderata (più bolle, più si addensa). Una volta pronta, mettere la marmellata nei vasetti di vetro e sterilizzare.
Variante:
Si possono aggiungere un po' di noci sgusciate durante la cottura.

Marmellata di more
1 kg di more
700 gr di zucchero
Procedimento:
Lavare le more in una bacinella, dopo aver tolto eventuali residui di rovo. Scolarle e metterle in una pentola insieme allo zucchero, accendere il fuoco e mescolare ogni tanto; dal momento della bollitura, far cuocere per circa 50 minuti, fino ad arrivare comunque alla consistenza desiderata. Una volta pronta, mettere la marmellata nei vasetti di vetro e sterilizzare.


Per conservare meglio e più a lungo la marmellata dentro i barattoli di vetro, solitamente questi vanno sterilizzati per creare il sottovuoto. Innanzi tutto i barattolini devono essere ben lavati e puliti. La marmellata va versata riempiendo il barattolo, lasciando circa 1 cm dal bordo. Tappare con i tappi ermetici e mettere i barattoli all'interno di una pentola, separandoli con degli stracci perché non sbattano fra loro, rischiando di rompersi. Mettere acqua fredda fino a coprire i barattoli. Portare l'acqua ad ebollizione e far bollire per circa 40 minuti. Una volta raffreddata l'acqua, togliere i barattoli dalla pentola, asciugarli, e mettere l'etichetta.

Un metodo alternativo all'ebollizione, è quello di versare la marmellata dentro al vasetto e una volta chiuso il tappo, capovolgere il barattolo lasciandolo raffreddare a testa in giù; anche in questo modo si crea il sottovuoto.

C'è ancora una curiosità: prima di mettere la marmellata dentro i barattoli, passare all'interno un po' di liquore piuttosto alcolico, non lascerà nessun sapore ma sterilizza anche questo.

E infine direi: viva Arliano e le passeggiate!

1 commento:

Lorenza ha detto...

In effetti è una grande soddisfazione fare le marmellate con i prodotti colti sulla pianta e poi mangiare una marmellata genuina è tutta un'altra cosa.

Non vedo l'ora di fare la marmellata di uva fragola, perché è buonissima!