venerdì 29 aprile 2011

Tradizioni pasquali all’isolana

Per Pasqua siamo andati all’Isola d’Elba a trascorrere qualche giorno di relax...peccato che il tempo non è stato molto bello, ma come si suol dire: quando siamo in vacanza si sta sempre bene!

Come quasi tutti i paesi, anche Rio Elba, uno dei paesi più antichi dell’Elba, ha le sue tradizioni. Ve ne voglio raccontare una, molto singolare, tipica del periodo pasquale. Durante le feste più importanti, di solito si cucinano piatti o dolci tipici del luogo, legati a tradizioni e leggende.
A Rio Elba, c’è addirittura una sagra, dedicata ad un dolce tipico pasquale: la Sagra della Sportella (celebrata di solito il Lunedì dell’Angelo).

Questa festa paesana, nasce da una tradizione molto antica del paese di Rio Elba. La mattina della domenica prima di Pasqua, cioè la domenica delle Palme, i ragazzi innamorati, facevano giungere alla loro amata un cesto pieno di fiori con all’interno il “cerimito”, un dolce pasquale maschile. Questo gesto rappresentava una vera e propria dichiarazione d’amore. Se il sentimento veniva ricambiato, la ragazza quindi il giorno di Pasqua faceva pervenire al ragazzo una “sportella”, dolce pasquale femminile, adorna di fiocchi e benedetta.


Pare che anche le ragazze che non avessero ricevuto nessun dolce pasquale maschile, preparassero comunque la “sportella” e la facessero benedire il giorno di Pasqua, nella speranza di trovare marito.

Senza ombra di dubbio, le forme dei due dolci rappresentano i simboli sessuali, segno di auspicio e fertilità per la nuova stagione, la primavera. Questo gesto di scambiarsi i dolci era un modo molto particolare per dichiararsi amorevolmente da parte dei ragazzi e delle ragazze che si facevano la corte, una maniera per dire: “ho capito”.

... e qui mi viene in mente la scena girata in chiesa del film “Non ci resta che piangere” con Troisi e Benigni, dove Troisi fissa Amanda Sandrelli per corteggiarla e con lo sguardo dovrebbe farle capire che è interessato a lei...ma invece dice senza mezzi termini “sì sì ho capito”... se avete la possibilità, rivedete questa scena, perché è molto comica... (link sotto):

Per Pasquetta poi, tutti i ragazzi con al collo la sportella, insieme agli abitanti, al parroco e alla banda musicale, partivano in processione dai due paesi (il paese alto Rio Elba ed il paese basso Rio Marina), e arrivavano all’Eremo di Santa Caterina, (poco distante da Rio Elba); qui veniva celebrata la messa e i giovani fidanzati potevano conoscersi meglio e stare un po’ insieme…

Sembra che l’usanza di preparare “il cerimito” sia ormai scomparsa, mentre invece è rimasta la tradizione di preparare “la sportella” per le feste pasquali e la relativa Sagra.

Ecco quindi la ricetta della sportella che mi è stata data da 2 sorelle di Rio Elba...vi assicuro che sono biscotti molto buoni e piuttosto facili da realizzare...li ho fatti anch’io...

Ingredienti:
-600 gr di farina
-3 uova
-250 gr di zucchero
-1 hg di burro
-1 hg di strutto
-1/2 tazzina di latte
-1 bustina di lievito
-1 bustina di vanillina
-1 limone grattugiato
-codette o diavolini colorati

Preparazione:
Formare una fontana con la farina, fare un buco e mettere  lo zucchero, poi le uova, la vanillina, il limone grattugiato, poi il burro e lo strutto ammorbiditi, infine il lievito e il latte. Impastare bene tutti gli ingredienti fino ad amalgamarli bene per formare un composto piuttosto morbido. Da questo composto formare tante palline (circa 30). Una volta formate le palline, dare ad ognuna la forma tipica del biscotto “sportella”, ossia fare tanti rotolini, cercando di fare la parte centrale più “cicciotta” e le estremità più “magre”, dopodiché unire le 2 estremità incrociandole fra loro. Spennellare con il rosso d’uovo la superficie e spolverare con le codette o i diavolini colorati. Infornare i biscotti a 180° per circa 20 minuti.

3 commenti:

serefracne ha detto...

Grazie Monica, bella usanza. A me più che il film di Troisi mi è venuto in mente che nella trasposizione moderna i ragazzi regalerebbero un oggetto dalla stessa forma ma magari in plastica, e magari le ragazze, e soprattutto i genitori, non la prenderebebro bene. Ma questi sono tempi maliziosi!
La ricetta la voglio proprio provare, ma ho due dubbi. Il primo è sullo strutto: dove si trova? posso sostiturlo con il burro?
Il secondo è: l'impasto si può tagliare con le fromine dei biscotti o è troppo morbido? te lo chiedo perchè MAria si dievrte tantissimo a spianare la pasta e a usare le formine e potrei prendere due piccioni con una fava

Monica ha detto...

Lo strutto si trova anche al supermercato, di solito in vaschette di plastica. Potresti anche sostituirlo con il burro, ma mi è stato detto che mescolare strutto e burro pare che renda l'impasto più friabile. In effetti l'impasto rimane piuttosto morbido e usare le formine diventa un po' difficile...dovresti aggiungere farina e farina...a quel punto, meglio fare una pasta frolla normale.

Andrea Pacini ha detto...

Cara Monica,
vorrei chiederti di poter mettere un link alla foto del Cerimito-Sportella nel mio blog

http://arsculinaria.blogspot.it/

Ti ringrazio e ti saluto cordialmente. Ad maiora!

AndreaPacini