martedì 3 maggio 2011

Elisir di lunga vita

A volte le persone fanno di tutto per rimanere giovani nel corpo e nell’anima, spendendo in trattamenti e prodotti che promettono grandi cose...forse però c’è un modo molto più semplice e naturale per sentirsi meglio: accettare il tempo che passa e coltivare l’orto...

Sicuramente una vita in campagna, in mezzo al verde, dove l’aria è più pulita e lo stress cittadino non ti colpisce, favorisce una serenità interiore che fa sì che il nostro fisico e la nostra mente siano in pace.

Coltivare l’orto pare sia un’attività che fa molto bene, sia al fisico che alla mente. Aiuta a tenere attivi sia l’uno che l’altra, perché permette di non pensare a tanti problemi in quanto concentrati sul lavoro fisico, inoltre dà molta soddisfazione perché consente di poter mangiare i frutti della terra. Ecco perché tante persone di una certa età, ad un certo punto decidono di coltivare un pezzettino di terra, sia per passare il tempo ma anche per divertimento, diventa in qualche modo un’attività ludica e sana.

I gesti necessari per far crescere i prodotti dell’orto, ossia zappare la terra, rimuoverla, piantare, seminare, potare, annaffiare etc., sono gesti anti-stress. L’attività fisica impiegata, è un’attività anche faticosa forse, ma molto positiva. Ma che soddisfazione c’è nel presentare a tavola un’insalatina o dei pomodori freschi del proprio orto?

Purtroppo  non tutti hanno la possibilità di avere un pezzettino di terra da coltivare, sia che si tratti di un giardino o di un’orto, ma non dobbiamo disperare...anche un balcone con dei vasi va benissimo, per piante ed erbe aromatiche.

A volte mi arrendo perché ritengo di non avere il pollice verde (mi è capitato tante volte) ma dovrei insistere, cercando di imparare da chi in campagna c’è vissuto veramente, il mio babbo per esempio.

Lui ha la fortuna di coltivare un pezzettino di terra che si trova sotto casa mia. Io vivo vicino alla stazione, quindi il terreno non è molto favorevole perché pieno di macerie che sono i resti dei bombardamenti della guerra. Prima di poterci seminare qualcosa ha dovuto zapparlo tantissimo per togliere le macerie e renderlo un terreno un po’ più fertile. Ora però che la terrà è abbastanza coltivabile, ci passa le giornate a seconda delle stagioni...la primavera e l’estate sono i periodi in cui lo trovi  la maggior parte del suo tempo nell’orto, sono i periodi che danno anche più soddisfazione per i frutti che il terreno offre...lo vedo dalla finestra col cappellino in testa e ogni tanto gli chiedo se ha bisogno dell’acqua per annaffiare.

Riflettendo bene, penso che dovrei passare un po’ più di tempo insieme a lui sporcandomi con la terra, cercando di imparare a riconoscere le piante, ed “ereditando” qualcosa che mi sia utile in futuro, quando ormai sarò una donna di mezza età, che troverà la soddisfazione e l’orgoglio di vedere crescere i semini piantati, continuando ciò che lui ha iniziato. Forse ho trovato il segreto per invecchiare bene...

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Dunque, cio' che dici corrisponde al vero...basta che chiunque di noi faccia un giro per le campagne, attreversando borghi o piccoli villaggi; bene fermatevi magari ad uno dei tanti circolini arci o acli, retaggi di un recente passato dove appunto, dopo magari una lunga giornata passata nei campi, i nostri nonni si trovavano al circolo e tra una briscola ed un tresette facevano due chiacchiere...bene li' se avrete la fortuna di trovare qualche anziano...vedrete delle persone serene con se stesse e con il mondo...lontani da paturnie mentali..da psicofarmaci...da analisti e da amicizie virtuali...quindi viva l'orto e l'elisir di lunga vita...ciao Renato.

stefania ha detto...

... noi da un pò di anni proviamo a praticare questa attività, che credo sia salutare a qualunque età ... oltre ad un scelta di benessere psico-fisico, credo sia un scelta di impegno "sociale" ... nel senso di recuperare:
- il valore del "costruire" le cose e non semplicemente acquistarle
- il gusto di vivere con lentezza, tovando spazi dove non ci lasciamo travolgere dai ritmi frenetici della quotidianità
- il beneficio della genuinità
... valori e principi che oggi sembrano essersi persi nella nebbia del mondo ...

bacini

stefania

Agata ha detto...

Sono d'accordissimo con te cara!!Riscopriamo la natura e ciò che ci può offrire! Una buona giornata!