giovedì 5 maggio 2011

Gatti che suonano e cantano

Di solito i gatti miagolano, a Pisa ci sono 2 gatti che suonano e cantano!
Di chi sto parlando?...di due bravissimi musicisti e cantanti locali, Tommaso Novi e Francesco Bottai.

Nel duo, Tommaso è pianista, compositore, cantante, nonché un fischiatore eccezionale ( ...penso di non aver mai sentito nessuno che fischia così) Francesco, è chitarrista, cantante, compositore e armonicista.

Il loro tipo di musica spazia dal jazz allo swing, al blues, ispirandosi in un certo modo anche al teatro canzone di Giorgio Gaber, e ad altri grandi nomi della musica italiana come Paolo Conte e Fred Buscaglione. Ma la cosa più divertente, soprattutto per noi della zona, è che i loro testi sono in vernacolo pisano, quindi molto coloriti nel linguaggio, ma mai volgari...direi piuttosto divertenti.

Le loro canzoni si ispirano a storie di persone realmente vissute, che sono diventate popolari perché conosciute da tutti, oppure ad esperienze di quartiere raccontate con un’ironia e una tragicomicità molto toccante.

Ogni loro canzone rappresenta un “quadretto” di vita vissuta, ti immedesimi immediatamente dentro la scena raccontata. Noi della zona li possiamo apprezzare maggiormente, soprattutto per i testi, perché parlano di cose che fanno parte della storia popolare pisana.

“I Gatti Mézzi”,questo è il nome del gruppo (...mi raccomando, da leggere con la “e” chiusa mézzi, nel senso di bagnati fradici), nascono musicalmente nel 2005 ed oggi sono conosciuti ed apprezzati per la loro bravura non solo a Pisa, ma anche in molte altre città della Toscana...e persino fuori...
Nel 2007 “I Gatti Mézzi”  vincono il Premio Ciampi (concorso musicale nazionale che si svolge nella città di Livorno) per i brani “Tragedia dell’estate” e “La zuppa e ‘r cacciucco”.

Personalmente, li conoscevo solo tramide cd, ma finalmente sabato scorso sono riuscita a vederli e sentirli dal vivo... (a Pontasserchio vicino Pisa) e mi sono proprio divertita! Sono andata al concerto insieme mio nipote di 8 anni, che è un grande fan e conosce tutte le canzoni. Infatti il pubblico che segue “I Gatti Mézzi” è molto eterogeneo: va dai bambini, alle persone di mezza età...e questa credo sia la cosa che gratifichi di più il duo, vedere l’affetto con il quale vengono seguiti...quando la musica è fatta bene, piace a tutti!

Dicono di loro stessi:
'Roba da gatti mézzi, dicevano i nostri padri.
La peggior cosa che possa capitare ad un gatto è essere sorpreso da un diluvio in un vicolo di notte o una piena del fiume in città...
Due gatti infradiciati scorazzanti in un vicolo notturno alla ricerca di una lisca o di una compagna in calore è l'idea che ci ha affascinato per raccontare una Pisa borghese, globalizzata e tecnologica che si sta dimenticando dei propri vicoli bui e puzzolenti, dei suoni e dei rumori che li animano e dei loro abitanti secchi e spelacchiati che vivono fra un miagolio d'amore e uno di disperazione'


Fino ad ora hanno fatto 3 cd:
'Anco alle puce ni viene la tosse',  'Amori e Fortòri',  'Struscioni'.


In questo periodo stanno ultimando il loro quarto cd che presenteranno a fine Giugno.

Che resta da dire...che ho pensato di omaggiare questi due “felini” per far sì che siano conosciuti da più persone, perché meritano davvero per la loro bravura e per la spontaneità e genuinità con le quali sanno stare sul palco coinvolgendo il pubblico dall’inizio alla fine.

Quindi non mi resta che citare una frase famosa televisiva: “comprate e ascoltate la buona musica italiana” (...e locale...aggiungo io).

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