martedì 13 febbraio 2018

Vita in bianco e nero #1#


Sulla scia di una "catena" iniziata su FB, ho pensato di raccogliere tutte insieme le 7 foto in bianco e nero, fatte nella settimana scorsa. 
Il giochino consisteva nel fare una foto al giorno, per sette giorni, con scene di vita quotidiana, senza la presenza umana e senza dare spiegazioni. 
Di solito non partecipo alle catene, ma questa delle foto giornaliere mi è piaciuta. Ho trovato interessante lo sguardo quotidiano di ognuno, sia che sia stato uno scatto particolare, oppure banale...insomma scene di vita. E' stato come entrare per un attimo a far capolino sulle vite degli altri attraverso le foto e quindi attraverso lo sguardo altrui.
Nel giochino, non doveva essere data nessuna spiegazione alle foto fatte, invece qui ho pensato di dare un titolo a ciascuna foto.
...non è detto che in futuro non possa ridedicare una settimana a scatti giornalieri... :-)

1/7 
sabato 3 febraio 2018
"Cosa cucino?"


2/7 
domenica 4 febbraio 2018
"Colazione a quadri "


3/7 
lunedì 5 febbraio 2018
"Riflessi: routine quotidiana"


4/7 
martedì 6 febbraio 2018
"Oblò"


5/7 
mercoledì 7 febbraio 2018
"Tutto scorre "


6/7 
giovedì 8 febbraio 2018
"otto ore al giorno"


7/7 
venerdì 9 febbraio 2018
"Casa dolce casa"

venerdì 29 settembre 2017

I colori dell'anima


I COLORI DELL'ANIMA

Chiudo gli occhi in questo blu, colore del cielo, 
che dà pace tranquillità equilibrio, 
la mente si libera e tutto intorno è calma e serenità. 

Le braccia si immergono in questo giallo, colore del sole, 
che dà energia calore vita, 
il corpo è contento e tutto intorno è allegria e ottimismo. 

Le gambe sprofondano nel rosso, colore del fuoco, 
che dà forza amore fertilità, 
le emozioni si manifestano e tutto intorno è vivacità e sentimento. 

Con i piedi entro nel verde, colore della natura, 
che dà speranza armonia comprensione, 
i piedi si trasformano in radici nella terra per rinascere e crescere a nuova vita.


(testo e disegno di Monica)


martedì 8 agosto 2017

Le mongolfiere



LE MONGOLFIERE

Lentamente vanno su verso luoghi sconosciuti
Sai quando partono ma non sai quando arrivano
In balia del vento e sempre più in alto
Sorvolando pianure, montagne e città.

Aria calda dentro, fiamma potente
Ti porta sulle nuvole e anche più su.
Dentro un abbraccio di vimini, tocchi il cielo con un dito
Lasciandoti cullare nel silenzio dell’aria.

Soffici palloni colorati in viaggio senza meta,
Il tempo e il peso non esistono, tutto è leggero,
Tutto intorno è bellezza e stupore
E ti senti piccolo di fronte all’immensità.


(lavoretto manuale e testo di Monica)



venerdì 28 aprile 2017

Vestire gli alberi


A Livorno, in Piazza XX Settembre, gli alberi che circondano la piazza sono alberi vestiti.

L'idea, lanciata originariamente negli Stati Uniti ("urban knitting"), è stata presa in prestito dalle donne del quartiere, con il solo scopo di abbellire e ravvivare la città con i colori.

Così un gruppo di donne, con la passione dell'uncinetto e dei ferri, ha cominciato a riunirsi nel tempo libero per creare dei vestiti per gli alberi, utilizzando lana e filati. 
In seguito, anche altre donne, nonne, bambine/i, associazioni varie sono state coinvolte nel progetto e ognuno ha contribuito in vari modi, sia lavorando la lana, sia tramite la donazione di gomitoli o vecchie coperte di lana da poter modificare per l'occasione.






Un'idea colorata che ha rinvigorito il significato di piazza, ossia uno spazio urbano dove le persone si ritrovano, si incontrano, parlano, dove i bambini giocano e si divertono all'aria aperta, con in più l'aggiunta di fare qualcosa insieme a favore del quartiere.



giovedì 24 novembre 2016

Non una di meno! Basta violenza!

 L'iniziativa nazionale del 25 novembre 2016:
NON UNA DI MENO
Le matrioske sono state scelte per dare l'idea
di infinito, delle tante donne unite nel mondo l'una insieme all'altra
che formano una forza infinita.

 Murales in ricordo delle vittime di femminicidio - Roma

 Le sorelle Mirabal
assassinate il 25 novembre 1960.
Nel loro ricordo e nel ricordo di tutte le donne uccise
l'ONU ha scelto questa data, per la
Giornata Internazionale Contro la Violenza sulle Donne

Scarpe rosse, simbolo della lotta contro la violenza sulle donne, 
grazie all'artista Elina Chauvet, che le utilizzò per la prima volta
in un'installazione artistica pubblica, per ricordare le 
centinaia di donne uccise nella città di Juarez in Messico

Basta violenza!


"Ho giurato di non stare mai in silenzio, in qualunque luogo e in qualunque situazione in cui
degli esseri umani siano costretti a subire sofferenze e umiliazioni.
Dobbiamo sempre schierarci.
La neutralità favorisce l'oppressore, mai la vittima.
Il silenzio aiuta il carnefice, mai il torturato"
(Èlie Wiesel - Premio Nobel per la pace nel mondo)


Lo sapevano tutti che qualcosa di terribile sarebbe successo
Ogni volta che lui tornava a casa
Le cose che usava
La prima volta afferrò la prima cosa che trovò
Afferrò una pentola, la sfasciò in testa
Le pestò di brutto l'occhio destro
La volta dopo ci pensò un po'
E si fermò un istante
Si sfilò la cintura
Le lasciò piaghe dentro le cosce
La terza volta sentì il bisogno di essere più coinvolto nel farle male
Così la colpì con i pugni, le ruppe il naso
Sentirono le sue grida, la sentirono supplicare
Non intervennero, non l'avrebbero mai fatto
Lei era sua. Legge non scritta.
Non domandate che cosa aveva fatto lei
Era solo la sua faccia che gli dava sui nervi
Solo quella sua faccia bisognosa che chiedeva di più
L'ultima volta lui, che ne aveva abbastanza di lei
Pianificò tutto quanto
Si procurò l'acido in anticipo
Lo versò in un vasetto
Lei disse che aveva bisogno di soldi per comprare da mangiare
dalla sua faccia si vedeva che era così
Così. Così. Così.
La sua faccia è scomparsa
Completamente cancellata
Solo occhi è tutto ciò che vedete
E' tutto
Solo occhi ricoperti di carne appiccicosa
Vi dico questo perché lei è là dentro questo macello
Dentro questa maschera mostruosa
Dentro la morte della sua stima di sé
Dentro il desiderio di lui di annientarla
Lei è là, lo giuro
L'ho sentita ansimare
L'ho sentita sospirare
L'ho sentita balbettare qualcosa
Con quella cosa che era stata la sua bocca
Io l'ho sentita, lo giuro
Lei vive là dentro"
(Eve Ensler)


martedì 19 luglio 2016

Speriamo che cambi il vento


(19 luglio 1992 - 19 luglio 2016)

"E' normale che esista la paura, in ogni uomo, l'importante è che sia accompagnata dal coraggio. Non bisogna lasciarsi sopraffare dalla paura, altrimenti diventa un ostacolo che impedisce di andare avanti". 

"Temo la fine perché la vedo come una cosa misteriosa, non so quello che succederà nell'aldilà. Ma l'importante è che sia il coraggio a prendere il sopravvento...Se non fosse per il dolore di lasciare la mia famiglia, potrei anche morire sereno".

"Chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola".

"Speriamo che cambi il vento, che venga il libeccio, e che si porti via quest'afa".  


Per non dimenticare: 
ricorre il 24° anniversario della strage di Via d'Amelio a Palermo in cui il magistrato Paolo Borsellino perse la vita insieme agli agenti della scorta (Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina, Claudio Traina).


mercoledì 13 luglio 2016

Viva la vida!

(6 luglio 1907 - 13 luglio 1954)

Frida Kahlo:
ho sempre ammirato questa donna e artista, sia per la sua pittura che per il suo modo di vivere fuori dagli schemi; anticonformista, di una bellezza particolare (le sopracciglia folte e quasi unite che caratterizzavano il suo viso e che io non avrò mai il coraggio di portare così), non era schiava di mode e stereotipi ma piuttosto molto originale e unica (indossava quasi sempre vestiti tipici della tradizione messicana); appassionata della vita e della natura, nonostante il destino non sia stato con lei troppo clemente. 

 (costretta a letto, dipinge il busto, aiutandosi con uno specchio)

All'età di 18 anni, un incidente terribile cambiò completamente la sua vita. Dalle ferite fisiche e psicologiche subite, trasse spunto per esprimere in modo veritiero e dettagliato, la sua arte, i suoi sentimenti, le sue passioni, la sua rabbia.

(modificò un ex-voto che le ricordava il suo incidente)

("La colonna spezzata" 1944)

("La mia balia ed io" 1937)

("Autoritratto al confine tra Messico e Stati Uniti" 1932)

Molto attaccata alla sua terra, spesso nei suoi quadri mescolava il suo mondo interiore con il folklore e la tradizione messicana, usando colori molto forti e decisi, insieme a simboli tradizionali. 
E' stata moglie del pittore Diego Rivera, con il quale condivise sia la vita artistica che politica.

("Pensando alla morte" 1943)

("Autoritratto con collana di spine" 1940)

("L'abbraccio amorevole dell'universo" 1949)






("Le due Frida" 1939)

("Viva la vida!" 1954)

Circa un anno fa, ho visto una mostra al Palazzo Ducale di Genova, che mi ha entusiasmato molto. L'energia sprigionata dai suoi dipinti è molto forte. Il coraggio con cui riesce ad affrontare il dolore e ad esprimerlo con la pittura è toccante, come pure riesce a rappresentare chiaramente la gioia e la felicità.

Quando ero in Spagna, ho visto anche il film "Frida" del 2002, interpretato benissimo dall'attrice Salma Hayek, che per questa interpretazione ha ricevuto la nomination agli Oscar come miglior attrice.

Recentemente, è uscita una raccolta per bambini/e, dove si raccontano, anziché favole di principesse, storie vere di donne che hanno lasciato un segno nel mondo, la cui prima storia è dedicata proprio a Frida Kahlo (un modo diverso per far conoscere ai più piccoli, ma non solo, la vità di persone importanti che hanno combattuto per ciò in cui credevano).



Vorrei avere solo la minima parte della sua grinta e riuscire ad accettarmi come lei accettava se stessa. Mi piacerebbe molto poter visitare La Casa Azul a Città del Messico, dove nacque Frida e che ora è diventata un museo che contiene opere e ricordi dell'artista.

Oltre a dipingere, Frida scriveva anche. Qui sotto una delle sue più belle poesie:

Ti meriti un amore
Ti meriti un amore che ti voglia spettinata,
con tutto e le ragioni che ti fanno alzare in fretta,
con tutto e i demoni che non ti lasciano dormire.
Ti meriti un amore che ti faccia sentire sicura,
in grado di mangiarsi il mondo quando cammina accanto a te.
Ti meriti un amore che voglia ballare con te,
che trovi il paradiso ogni volta che guarda nei tuoi occhi,
che non si annoi mai di leggere le tue espressioni.
Ti meriti un amore che ti ascolti quando canti,
che ti appoggi quando fai la ridicola,
che rispetti il tuo essere libera,
che ti accompagni nel tuo volo,
che non abbia paura di cadere.
Ti meriti un amore che ti spazzi via le bugie
che ti porti il sogno, il caffè e la poesia.

Viva la Vida! ... è un bel motto da tener presente, comprende tutto: l'amore, la morte, il dolore, la felicità...la vita appunto.