Ferragosto è un po’ come il “Natale
dell’Estate”: ci si ritrova fra parenti e amici per passare la giornata, che
sia al mare, in campagna o in montagna, la giornata diventa conviviale, si
mandano perfino gli auguri, ci si telefona, si danno mance ai bagnini, o
regalini ai clienti da parte dei titolari degli stabilimenti balneari, si
celebrano feste paesane con giochi e musica, nelle zone balneari è tipico il
gavettone di Ferragosto.
La parola Ferragosto, deriva dal latino feriae Augusti che significa giorni di
festa e riposo dell’Imperatore Augusto. Si tratta, infatti, di una festività
istituita dall’Imperatore Augusto nel 18 a.C. per celebrare i raccolti della
terra e la fine dei più importanti lavori legati all’agricoltura, con lo scopo
di godere di un periodo di meritato riposo, dopo le fatiche precedenti. Questo
periodo di riposo in realtà iniziava il 1° di agosto, ma con il cristianesimo
fu spostato al 15 agosto, giorno in cui si celebra l’Assunzione di Maria.
Voi come avete passato il Ferragosto?
Io sia al mare che in campagna, con
familiari prima e amici dopo.
C’è anche chi il Ferragosto l’ha passato a
lavorare, perché non tutto si può fermare...
Vi dedico una poesia un po’ malinconica:
Un bambino al mare
Conosco un bambino così povero
Che non ha mai veduto il mare:
A Ferragosto lo vado a prendere
In treno a Ostia lo voglio portare.
“Ecco, guarda” gli dirò,
“questo è il mare, pigliane un po’!”
Col suo secchiello, fra tanta gente,
Potrà rubarne poco o niente:
Ma con gli occhi che sbarrerà,
Il mare intero si prenderà.
(da “Filastrocche in cielo e in terra” di
Gianni Rodari)
E siccome oggi 16 agosto è San Rocco,
santo patrono di Rio Marina all’Elba, vi saluto con il detto popolare del
paese: “Dopo San Rocco, il cocomero si dà
al porco”, che significa che dopo il 16, il cocomero non è più così
saporito e diventa cibo da dare ai maiali.
Buone feriae
Augusti!