Oggi per molti, è stato il primo giorno di
scuola.
Per alcuni, è stato il primo giorno di
scuola in assoluto: la prima elementare; per altri il passaggio dalle elementari
alle scuole medie, oppure alle scuole superiori, passaggi importanti nella vita
di un bambino/ragazzo.
Molti genitori, come da consuetudine,
hanno scattato la foto ricordo e siccome oggi siamo più o meno tutti tecnologici,
praticamente quasi in diretta, la foto è stata vista da amici, parenti, nonni,
tramite i social network vari e tutte le forme di condivisione possibile…che se
ci si pensa è una bella cosa non dover aspettare di sviluppare il rullino
fotografico e dover trovare l’occasione per far vedere la foto.
Ai miei tempi, tutta questa tecnologia non
c’era, ma la foto ricordo del primo giorno di scuola elementare ce l’ho anch’io:
Usava mettersi il grembiule: nero per i
maschi e bianco per le femmine, con il fiocco bicolore rosso e blu (come si
vede dalla foto ricordo del lontano 1975)...da notare i calzini bianchi di cotone traforato.
Poi c’era la cartella, (lo zaino non era
ancora tanto usato per la scuola), con dentro i quaderni ancora immacolati e
senza “orecchie”, l’astuccio con le matite super appuntate, i pennarelli, le
penne e tutto l’occorrente. E poi c’era il diario dove scrivere la lezione da
fare per casa.
Forse oggi ci sono gli zaini e i trolley
al posto delle cartelle, il colore del grembiule sarà cambiato o addirittura non
usa più metterlo.
Mi ricordo che, a parte i primi giorni in
cui ero accompagnata, a scuola ci andavo sola, anche perché vivevo vicino. Addirittura
in quinta elementare mi furono date le chiavi di casa…lo so, altri tempi.
Cosa ricordate del vostro primo giorno di
scuola: entusiasmo, ansie, preoccupazioni,
allegria, voglia di conoscere nuovi amici?
Raccontate.
4 commenti:
Cara Monica,
il mio primo giorno di scuola è stato veramente un turbinio di emozioni.
Premetto che non sono mai stata mandata all'asilo e che sono cresciuta con la mia mamma che faceva la casalinga.
Ad ottobre del lontano 1977 ci siamo trasferiti da un paesino sperduto tra le montagne svizzere in una frazione piccola piccola della campagna abruzzese.
Sono arrivata in prima elementare con un mese di ritardo. Ricordo che la maestra di allora non voleva accettarmi in classe perché aveva paura che rimanessi indietro rispetto ai miei compagni che avevano già iniziato la scuola.
La mia mamma molto gentilmente le chiese di tenermi lo stesso e di fare una prova...
...le disse: "Sono sicura che Daniela non avrà nessun problema a stare con gli altri bimbi e a mettersi in pari".
La maestra accettò titubante.
Ricordo ancora la mia mamma uscire dalla porta con un grosso sorriso, ma ricordo anche che delle grosse lacrime uscirono dai miei occhi... era la prima volta che mi separavo dalla mamma!
Vedendomi piangere in silenzio, un bimbo molto tenero mi si avvicinò e mi chiese: "Tu fino a quanto sai contare?"
Io risposi: "Conto fino a 100 ed anche di più. Se vuoi ti faccio sentire: 1, 2, 3, ...".
Da quel giorno capii che la scuola mi sarebbe piaciuta un sacco... pensa che non ho mai smesso di studiare!!!
Cara amica,
ti ringrazio per avermi dato l'opportunità di ricordare.
Un bacio con lo schiocco
cara Papera, che bello il tuo racconto! ...la tua mamma aveva ragione! grazie per averlo condiviso e ricambio con un bel bacio!
Che meraviglia la foto!!!
Baci,
Lore
La mia amica Simona scrive:
MONI!!! La foto di "corte nostra" con la macchina del mi babbo sulla
destra!! La mitica milleccento! Te lo ricordi che quando andavi a scuola
io ti "rubavo" la bicicletta?? Vantaggi di essere più Ciovani!!! :D
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