Sei volato nel “paradiso
dei gatti” il 6 aprile, e ancora mi sembra di vederti qualche volta spuntare da
dietro un angolo della casa.
Ho condiviso con te 16
anni della mia vita in cui sono successe tante cose, belle e brutte, e il tuo
affetto felino non mi è mai mancato.
Eri un gatto fuori
dalla norma, eri un po’ un gatto-cane, manifestavi l’affetto in una maniera che
non si addice ai gatti...e questo mi piaceva.
La tua mancanza la
sento molto...facevi parte della famiglia, la mia piccola famiglia.
Sei riuscito a far
nascere la simpatia verso i gatti, anche a chi i gatti non li ama
tanto...grazie a te!
Lo so che sembrerà
assurdo, ma sentirò la mancanza anche dei tuoi comportamenti che lì per lì sembravano
dei comportamenti sbagliati: come quando ti strusciavi sulla punta della penna
mentre stavo scrivendo, facendomi sbagliare...lo facevi perché ti piaceva
tantissimo essere grattato sotto il musino; sdraiarti sulle pagine del libro
aperto che stavo leggendo...lo facevi perché anche te eri interessato alla
lettura; lo zampettare sopra i vestiti appena piegati...lo facevi perché mi
volevi aiutare a piegarli; il dolce dormire rilassato sopra il cappotto, come
se non ci fosse altro posto che quello...lo facevi perchè così sentivi il mio
odore e dormivi più tranquillo; saltare sul letto all’improvviso e sdraiarti facendo
finta di niente, sapendo benissimo che sul letto non ci dovevi saltare...lo
facevi perché volevi giocare; il farti le unghie da tutte le parti, all’infuori
che sul tuo gratta-unghie...lo facevi perché tutto era tuo, meno il
gratta-unghie; tagliarmi la strada e sorpassarmi velocemente facendomi
inciampare...lo facevi perché andavi in perlustrazione e volevi essere sicuro
che per me non ci fossero pericoli in agguato...tutte queste cose le facevi,
perché eri un gatto e i gatti sono fatti così.
Quando entro in casa,
spererei di trovarti dietro la porta ad aspettarmi, ma invece non ci sei...
Non leggerai mai queste
mie parole che escono dal cuore, ma so che sapevi il bene che ti volevo. Io so quanto tu ne volevi a me.
Dormi bene, ciao Picasso!
3 commenti:
Cara Monica,
ho sempre pensato che gli animali siano degli esseri speciali. Riescono a percepire il nostro stato d'animo alle volte meglio degli umani e sanno come aiutarti grazie ad un sesto senso che noi purtroppo abbiamo nascosto o addirittura perso.
Picasso era e sarà sempre un gattone veramente speciale.
Ti abbraccio forte forte
Danina
Picasso sarà sempre davvero vicino alla tua penna, ai tuoi vestiti appena stirati, al tuo cuore♥♥♥
Grazie!!! <3
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