lunedì 25 novembre 2013

Scarpe Rosse


Scarpe color sangue.

Scarpe da donna, ma senza donne.

 




Nel 2009, l’artista messicana Elina Chauvet raccolse fra amiche e conoscenti 33 paia di scarpe rosse, realizzando attraverso il progetto “Zapatos Rojos” una installazione  per le strade di Ciudad Juarez  (città che si trova alla frontiera fra il Messico e gli Stati Uniti), dove per la prima volta è stato adoperato il termine femminicidio.

L’installazione rappresentava il simbolo di una marcia silenziosa di protesta per le donne che non c’erano più, rapite e/o uccise e mai più tornate a casa. Da quel momento il progetto “Scarpe Rosse” ha fatto il giro del mondo e oggi 25 novembre, in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, in molte città vengono fatti flashmob, spettacoli e rappresentazioni per ricordare la vicenda del 25 novembre del 1960, avvenuta nella Repubblica Domenicana, in cui le sorelle Mirabal che si recavano a far visita ai loro mariti in prigione, vennero bloccate sulla strada, portate in un luogo appartato, torturate, strangolate e massacrate e poi gettate da un precipizio sulla loro auto, per simulare un incidente.

2 commenti:

Unknown ha detto...

Che bel pensiero! Brava Monica!

Monica ha detto...

:-)